Le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, oggi aggiungono la lettera ’R’: nascono così le Uscar, Unità speciali di continuità assistenziale riabilitativa, per interventi di riattivazione funzionale e assistenza fisioterapica a beneficio di pazienti positivi, in isolamento nel proprio domicilio. Il progetto dell’Asl Sud Est è partito in via sperimentale dalla Valdelsa senese, andando incontro alla necessità di una persona in età avanzata dimessa a domicilio dalle Scotte. "Il paziente , con un quadro clinico e funzionale già compromesso prima del Covid, è arrivato al domicilio con la necessità di recuperare l’autonomia e la mobilità nel proprio ambiente", spiega Santi Centorrino, direttore della Riabilitazione funzionale dell’Alta Valdesa. La prima necessità concreta ha consentito di istituire a livello aziendale l’Uscar. "Questa iniziativa – spiega Antonella Lorenzoni, dirigente delle Professioni sanitarie della riabilitazione – è il coronamento di un percorso ideale per la presa in carico del paziente Covid, in un’ottica di rete tra i vari presìdi aziendali". Come si attiva l’Uscar? Sono le Usca a segnalare la necessità di un intervento di riattivazione funzionale a domicilio.
CronacaIl fisioterapista a casa dei positivi Nascono le Uscar