
Il Consorzio Agrario di Siena e Arezzo ha votato l’adesione al progetto Consorzi Agrari d’Italia. L’assemblea finale ieri mattina ha sancito con 14 delegati favorevoli, 5 contrari e due assenti, il passaggio nel metwork nazionale, che ha anche Bonifiche Ferraresi nel capitale. "In un mercato fortemente globalizzato, con 4 o 5 players europei e mondiali, i processi di aggregazione - è il commento del direttore generale del Consorzio Mario Conti - sono l’unico modo per sopravvivere e acquisire nuove fette di mercato. Quasi i due terzi dei soci del Consorzio Agrario di Siena hanno deliberato a favore del progetto Cai. L’assemblea è finita alle 12,30, ci sono stati interventi di chi non era d’accordo con il progetto perché l’adesione a Cai avrebbe significato la perdita della territorialità. Non credo risponda alla realtà delle cose: in un anno di vita di Cai, nessun Consorzio ha perso il rapporto con il territorio di provenienza".
Ci sono altre ragioni che per il direttore Conti, che è stato anche a Cai real estate, il braccio immobiliare della rete, suffragano la bontà del progetto: "Il mondo dei Consorzi vive una crisi profonda, da un sistema aggregato protranno venire benefici per tutto il territorio. Basta un piccolo esempio di queste ore: abbiamo un problema di approvvigionamento di carburanti, sono riuscito a risolverlo grazie a Eurocap Petroli, che svolge questo servizio per Cai".
Quali saranno i prossimi passi dopo il voto in assemblea? "Inizia un percorso tecnico-giuridico lungo - spiega il dg Conti - la situazione debitoria del Consorzio di Siena è pesante. Apriremo un tavolo di trattativa con le banche, faremo valutazioni e perizie sui due rami d’azienda, quello operativo, con una clientela e fatturati importanti, e il patrimonio immobiliare. Le stime di valore serviranno per stabilire le quote di partecipazione di Siena e Arezzo in Cai e Cai real estate, in armonia con le decisioni delle banche e con gli organi sociali. Serviranno 6-8 mesi per questo processo".
A proposito di organi sociali, nel cda del Consorzio entrano altri 6 membri espressione di Coldiretti, che così ha la maggioranza, 12 a 3. I nuovi designati sono Cesare Buccelletti, Stefano Chiarion, Francesco Lucenti, Flavia Maggi, Ferruccio Magnanini e Carlo Paolini. I sindaci revisori non sono cambiati.
"Il progetto Cai - conclude Conti - è una strategia per l’agricoltura nazionale. Anche i consigli d’amministrazione del Consorzio Nord Est a Verona, il più importante d’Italia, Udine, Friuli e Umbria, hanno deliberato l’adesione alla rete. Manca il passaggio nelle assemblee. L’unico Consorzio che deve ancora deliberare è quello ’Terre Padane’.
P.D.B.