
di Antonella Leoncini
"Appena abbiamo ricevuto la disponibilità della soprintendente della Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia ad effettuare nel nostro Teatro, con altri importanti artisti, un concerto di così grande importanza, per l’Accademia dei Rozzi mettersi a disposizione per l’organizzazione è diventato un piacevole, pur difficile, impegno", spiega l’arcirozzo Alfredo Mandarini. Così è nato, il grande evento, questa sera alle 21, al Teatro dei Rozzi che presenta un cast d’eccezione: con Cecilia Gasdia, nel ruolo di pianista, fra le più apprezzate soprano italiane nel mondo, dal 2018 direttore artistico e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, prima donna a ricoprire questo ruolo, sua figlia Anastasia Bartoli soprano e nuova stella della lirica; Samuele Simoncini, senese, fra i grandi tenori della sua generazione; poi il baritono Andrea Borghini senese, il basso Simone Rebola. Ad accrescere l’importanza dell’evento, la finalità benefic, a favore dell’Asroo, Associazione retinoblastoma oncologico oculare, a cui sarà destinato l’incasso. Nel libretto di sala arie e duetti dal repertorio operistico verdiano.
Cosa ha convinto l’Accademia dei Rozzi ad accogliere ed organizzare questo concerto al Teatro dei Rozzi, di cui è proprietaria?
"Non parlerei di convinzione che, in questo caso, è ovviamente fortissima per due motivi basilari - dice Mandarini -: la finalità benefica, lo scopo di offrire alla città un evento di grande portata culturale".
Un momento importante per l’Accademia, che associa il suo nome ad un concerto di beneficenza di alto livello, ed una grande occasione per la città .
"L’augurio è anche quello che possa essere il primo di tanti altri, per rendere sempre più attivo e stimolante il confronto culturale nelle sue varie declinazioni. Siena deve perseguire, mantenere ed accrescere la sua vocazione culturale che da sempre rappresenta un suo segno distintivo".
Un regalo, quindi, dell’Accademia dei Rozzi alla città, all’insegna dei buoni rapporti e di una sua rinnovata apertura?
"Non un regalo ma un contributo alla città per i motivi che ricordavo. La finalità è quella di aiutare l’Associazione Asroo nel perseguimento delle sue finalità. Questa azione è stata possibile grazie alla sensibilità degli artisti che hanno condiviso la finalità e si esibiranno senza compenso. L’Accademia è e vuole essere aperta alla città perché ne è parte integrante da quasi cinquecento anni".
Il programma dell’Accademia? Altri eventi?
"Le norme restrittive antiCovid, ancora in essere, non permettono di pianificare le attività come vorremmo. Abbiamo già in cantiere progetti molto interessanti e stimolanti, altri sono in fase di studio da parte di una commissione cultura che, recentemente costituita, è già al lavoro".
L’Accademia rappresenta una ricchezza - risorsa della città per il suo patrimonio e per la sua popolazione sociale. I progetti, le collaborazioni con il Comune, le istituzioni, le altre accademie?
"Siamo consapevoli del ruolo storico dell’Accademia dei Rozzi nella città. Il nostro obiettivo è quello di consolidare questa posizione, compatibile e in armonia con altre importanti realtà. Università, le altre Istituzioni con in primis il Comune, le Accademie cittadine, ognuno con il proprio ruolo e le peculiarità, ben possono contribuire a ‘fare sistema’ per rilanciare la nostra amata città in un difficilissimo momento storico, che impone di mettere al primo posto il bene comune. Noi ci siamo" (info: Biglietteria teatro dei Rozzi oggi 10 - 13; 0577 46960).