"Il centrodestra è unito su Montomoli"

Mallegni, Rossi e Lolini, coordinatori toscani dei tre partiti: "Imprenditore di successo, la figura giusta per rivincere le elezioni"

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di Orlando Pacchiani

La partita è stata chiusa due giorni fa, quando Fratelli d’Italia incontrando Emanuele Montomoli ha confermato che era lui il candidato prescelto dal centrodestra, dopo che Forza Italia e Lega avevano già virato su questa opzione. L’ufficializzazione di ieri pomeriggio, da parte dei tre coordinatori regionali, è arrivata però in coda a una giornata concitata e ha rappresentato un’accelerazione improvvisa, perché inizialmente si era pensato di attendere la prossima settimana.

"C’è stata una convergenza totale sul nome di Montomoli – hanno affermato i coordinatori regionali Fabrizio Rossi, Fratelli d’Italia, Massimo Mallegni, Forza Italia, e Mario Lolini, Lega – che rappresenta la figura giusta per permettere al centrodestra di vincere nuovamente le elezioni amministrative a Siena. Montomoli è persona stimata e conosciuta, inserita perfettamente nel tessuto sociale cittadino, oltre che un imprenditore di successo. Siamo convinti che la sua visione manageriale, all’insegna dell’innovazione, assicuri anche in ambito politico forza propulsiva per il buon governo di Siena".

Un avallo totale dei vertici regionali all’impostazione arrivata da quelli comunali e provinciali dei tre partiti. Ma perché l’annuncio è arrivato proprio ieri, quando sembrava certo uno slittamento ai prossimi giorni? A spingere verso l’ufficializzazione sarebbe stato il tentativo di smontare la candidatura Montomoli da parte del cerchio più ristretto dei sostenitori di De Mossi, rilanciando proprio il nome del sindaco come mediazione per riavvicinare le due anime dell’attuale maggioranza ormai separate da un abisso. Ma come se non bastassero le divergenze plateali emerse ormai da mesi e le ultime settimane di percorsi opposti tra civici trainati dal ricciarello magico e partiti (dopo il famoso incontro di palazzo Patrizi, rimasto lettera morta), la comunicazione dei giorni scorsi con cui si annunciava che lo stesso De Mossi avrebbe presentato la candidatura di Castagnini ha segnato il punto di non ritorno.

Se il sindaco si pone alla testa dei civici, presentando un nome non gradito ai partiti, in che modo può porsi come federatore e pacificatore tra le due anime? È il ragionamento sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che ha chiuso i conti, arrivando quindi al nome di Montomoli e all’annuncio di ieri pomeriggio. Il candidato sindaco civico in pista dal 5 settembre diventa ora il candidato civico del centrodestra e si capirà presto quante liste avrà al suo fianco oltre a quelle dei partiti.

Di certo ci sarà quella "Montomoli sindaco", da capire se ingloberà quella di Mauro Marzucchi o se saranno due separate. Saltata l’ipotesi di collegamento con Azione (per incompatibilità con Fratelli d’Italia), resta da valutare come si muoverà Nero su bianco, che potrebbe confluire nella coalizione oppure scegliere altri percorsi, escludendo salvo sorprese dialoghi con Castagnini, Pacciani e Ferretti. La genesi della candidatura è decisamente diversa rispetto a quello che portò a De Mossi, che si presentò a ottobre del 2017 con un annuncio alla porta del Duomo Nuovo, raccogliendo poi le adesioni ufficiali dei partiti. Questa volta Montomoli ha dovuto aspettare più tempo, anche se alcuni segnali erano già arrivati, come le presenze di esponenti dei partiti del centrodestra alla sua prima uscita ufficiale. Ora si attende la presentazione ufficiale e si inizierà anche a parlare di bilanci, a partire da quello dell’amministrazione uscente.