Il cavallo Volpe e l’annata paliesca targata 1951

A luglio piace nel Nicchio con Falchetto, ad agosto stecca nel Leocorno montato da Pietrino

Eroi per un solo giorno, ieri come oggi. Così sarà anche nell’imminente luglio 2024. Il cavallo Volpe ha corso le due carriere ordinarie del 1951. Di proprietà di Piera Aluffi Piccolomini, per il Palio di Provenzano va in sorte al Nicchio che l’affida all’esordiente Imolo Naldi in arte Falchetto. A parte la bruciante corsa di Ciancone nella Pantera che va al di sopra di tutti, Volpe non si comporta certo male, uscendo bene dai canapi, proprio dopo la Contrada di Stalloreggi e la Selva. Purtroppo diventa decisivo il primo Casato, quando preso dalla inesperienza, Falchetto va a cadere, facendo terminare qui le pur flebili speranze di recuperare. Presi dalla buona corsa effettuata, ecco che ad agosto i dieci capitano lo riprendono, nonostante il fatto che ci siano, al contrario di luglio, molti soggetti disponibili, segno che godeva di buona reputazione. Questa volta Volpe va in sorte al Leocorno, che sceglie come fantino Pietrino. La posizione alla mossa è piuttosto alta, la settima, e così non riesce ad essere fra i protagonisti, con la vittoria inaspettata di Bagnorea con la Tartuca, che avrà un altro peso come debuttante del Palio con il cappotto di Ciancone, eroe dell’anno. Così Volpe non si fa vedere e sparisce dal mondo del Palio.

Massimo Biliorsi