Il caso accende il dibattito politico "Evidenti errori di valutazione"

Le critiche dei candidati a sindaco Pacciani e Ferretti. Accuse alla Giunta De Mossi. dai Dem Valentini e Micheli.

Il caso accende il dibattito politico  "Evidenti errori di valutazione"
Il caso accende il dibattito politico "Evidenti errori di valutazione"

Pioggia di reazioni sul caso ’Franchi’. "Hanno affidato il Siena calcio preferendo chi prometteva di fare affari invece di privilegiare l’aspetto sportivo – tuona Bruno Valentini, Pd –. Hanno creduto che avrebbero ristrutturato lo stadio al posto del Comune, nella prospettiva di un mega centro commerciale. Hanno esaltato la proprietà armena garantendo investimenti sulla città. L’Acn Siena ha assunto un manager molto vicino all’amministrazione che ha sfornato una promessa dopo l’altra. Non hanno voluto programmare la messa in sicurezza dello stadio nel Piano delle Opere Pubbliche (come fatto con il Palasport)… ".

Altrettanto duro il giudizio del candidato sindaco Fabio Pacciani, Polo Civico Siena: "Tanto tuonò che piovve. È così che possiamo riassumere l’ultimo colpo di scena del Comune per tentare invano di scrollarsi di dosso le colpe. Il 26 gennaio avevamo chiesto la messa in mora della società e la revoca della concessione come atto dovuto. La giunta De Mossi ha scelto di aspettare… I lavori di messa in sicurezza dello Stadio ora dovranno essere sostenuti dal Comune e quindi da tutti i cittadini… Alla revoca dell’Artemio Franchi si aggiunge quella dello stadio Bertoni".

"Ovvio che il Comune avvii l’azione legale – ha scritto su Fb Anna Ferretti, candidata sindaco del centrosinistra –. Già la proroga era stata un notevole aiuto per il gestore. Sono finiti i mecenati in tutti i settori. Chi investe vuole un ritorno economico veloce. L’esempio Udinese non può essere un modello per Siena. I senesi hanno diritto al calcio in un ambiente sicuro".

"Penso che servano a poco nel breve periodo le prese di posizione muscolari sulla vicenda ¬– le parole di Luca Micheli, membro della Commissione Sport –. Occorre invece trovare soluzioni immediate per uscire dall’impasse. L’errore di valutazione del Comune è evidente. Nessuno in serie C si può accollare oltre alle spese sportive, quelle per una ristrutturazione dello stadio peraltro di proprietà comunale. Il business plan presentato non stava in piedi. E’ necessario trovare con la società sportiva un accordo transattivo che liberi al Comune le mani".

Angela Gorellini