Ictus, aneurismi e trombosi. La Chirurgia vascolare ’salvavita’

Al policlinico Le Scotte quel ramo delle operazioni chirurgiche che interviene per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano i vasi sanguigni, sempre più grazie a tecniche mininvasive.

Ictus, aneurismi e trombosi. La Chirurgia vascolare ’salvavita’

Ictus, aneurismi e trombosi. La Chirurgia vascolare ’salvavita’

"La Chirurgia Vascolare si occupa di diagnosi, trattamento chirurgico e follow-up delle patologie vascolari per prevenire e curare eventi quali l’ictus cerebrale, la gangrena degli arti inferiori, la rottura di aneurismi aortici e le trombosi venose", spiega il professor Gianmarco de Donato, direttore della Unità di Chirurgia vascolare del policlinico Le Scotte.

Quali i volumi di attività?

"Ogni anno vengono trattati chirurgicamente oltre 1.000 pazienti affetti da: aneurismi aortici e dei vasi periferici; stenosi dei vasi cerebro-afferenti (carotidi e vertebrali) e degli arti inferiori (incluso il piede diabetico); varici degli arti inferiori. Inoltre, vengono realizzati e revisionati chirurgicamente gli accessi vascolari per l’emodialisi. In aggiunta all’attività chirurgica, vengono eseguite oltre 1.500 visite vascolari, 10.000 ecocolordoppler arteriosi e venosi, e 10.000 medicazioni di ulcere arteriose e venose".

Ci sono collaborazioni multidisciplinari?

"Le patologie vascolari si caratterizzano per una trasversalità di competenze, per cui l’équipe di Chirurgia Vascolare ha stabilito proficue collaborazioni con la Stroke Unit e le Neuroradiologia per il trattamento delle patologie dei vasi cerebro-afferenti, con la Cardiochirurgia e la Radiologia Interventistica per la patologia dell’aorta toraco-addominale, con la Cardiologia e l’Emodinamica per l’embolia polmonare, con la Diabetologia per il trattamento dell’arteriopatie nei pazienti con piede diabetico, con la Dermatologia e la Chirurgia Plastica per le feriti difficili, con la Reumatologia per le vasculiti, e con la Nefrologia per gli accessi vascolari. Inoltre offre competenze vascolari per i pazienti sottoposti a trapianto dì cuore, polmone e rene. E’ centro hub di area vasta e, quindi, collabora attivamente con gli ospedali territoriali e con i medici di medicina generale".

Quali sono le terapie più innovative?

"La Chirurgia Vascolare è una branca chirurgica completamente rivoluzionata negli ultimi venti anni dall’avvento delle tecniche mininvasive percutanee legate all’approccio endovascolare. A Siena sin dall’anno 2000 si è sviluppato il trattamento con endoprotesi aortiche, stent carotidei e angioplastiche e stent agli arti inferiori che hanno permesso di migliorare gli esiti clinici dei pazienti vascolari, diminuendo l’invasività ed ampliando le possibilità di cura per anziani e fragili. Il Team di Chirurgia Vascolare ha messo a punto per primo in Italia nel 2017 un protocollo di tromboaspirazione per le ischemie acute degli arti, ed ha favorito l’evoluzione ingegneristica di tale tecnica".

Sperimentazioni in corso?

"Numerose. Si focalizzano sullo sviluppo di tecniche vascolari ed endovascolari sempre meno invasive per il trattamento dell’ischemia critica ed acuta degli arti inferiori, per le patologie aneurismatiche aortiche con colletti ostili e per ridurre il rischio emboligeno cerebrale in corso di chirurgia carotidea. Oltre 200 lavori scientifici sono stati pubblicati su riviste internazionali negli ultimi 10 anni provenienti dalle linee di ricerca della scuola di Chirurgia Vascolare senese".

Qual è il contributo alle attività di formazione?

"A Siena sin dal 1998 ha sede la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare, che attualmente conta 21 iscritti. I giovani medici si formano nella rete formativa che comprende la sede aggregata universitaria di Perugia e le sedi ospedaliere di Grosseto ed Arezzo. Nel corso degli anni si sono formati oltre 100 specialisti che lavorano come chirurghi vascolari in Italia".