REDAZIONE SIENA

"I professionisti del Policlinico hanno già visitato 70 bambini"

I numeri delle ’missioni’ nelle pediatrie dei quattro ospedali dell’Asl nelle province del sud Toscana

"Il bambino ha il diritto di essere operato e ricoverato in una chirurgia pediatrica. E’ il chirurgo-pediatra che si sposta: l’accordo fra Scotte e Asl Sud Est può essere ’modello’ per l’intera Toscana", dice il professor Mario Messina, direttore della Chirurgia Pediatrica dell’Aou Senese e anche del Dipartimento della Donna e dei Bambini delle Scotte. L’accordo fra AouSenese e Asl Sud Est per l’attivazione di un percorso interaziendale per le prestazioni di chirurgia pediatrica è operativo dal novembre scorso.

"Dieci anni fa - ripercorre il professor Messina – sono stati mossi i primi passi su questa strada, con gli specialisti delle Scotte che andavano a fare ambulatorio all’ospedale di Arezzo. Oggi, grazie ai due direttori generali attuali, è stato formalizzata questa importantissima collaborazione, cui tenevo tanto".

Cosa prevede, professore, l’accordo di chirurgia pediatrica di area vasta?

"Prevede che gli specialisti della chirurgia pediatrica delle Scotte vadano ad operare e fare ambulatorio nei quattro ospedali della Toscana Sud, ovvero a Grosseto. Arezzo, Montevarchi e a Nottola (Montepulciano). Per gli appuntamenti tramite Cup ci sono agende specifiche nei quattro ospedali: la chirurgia pediatrica dell’AouSenese mette a disposizione 6 chirurghi, che a turno, vanno in trasferta negli ospedali Asl, insieme ai nostri giovani specializzandi. Rientrano nell’accordo interventi ordinari - non complessi - e day surgery, ovvero con ricovero di una notte. Sempre nell’ospedale di prossimità del piccolo paziente viene fatta anche la visita di pre-ospedalizzazione, che ha come coordinatrice l’anestesista pediatrica dell’Asl Cristina Navarra. Post- intervento, nello stesso pomeriggio, viene fatta con i pediatri dellospedale la relazione e fissato l’appuntamento di controllo".

Perché questo accordo?

"Solo il 20 per cento degli interventi su bambini e ragazzi (sotto i 18 anni) sono di tipologia complessa e dunque richiedono di essere fatti alle Scotte. Per il resto, non è concepibile che un bambino debba essere portato a Siena, da Arezzo o Grosseto, per un intervento di day surgery. E’ anche il modo per alleggerire la pressione sul policlinico e la chirurgia pediatrica"

Un’iniziativa questa nata evidentemente dalla necessità?

"In due mesi abbiamo fatto una settantina di incontri negli ospedali Asl e il 57 per cento delle prime visite ha avuto un seguito chirurgico; i nostri specialisti fanno anche consulenze nelle pediatrie degli ospedali in cui si recano (4 per cento). Per il momento andiamo due volte al mese al San Donato di Arezzo e una volta al mese negli altri tre ospedali Asl".

Paola Tomassoni