I parà in piazza Gramsci: "Giovani troppo aggressivi. Non si può lavorare così"

Ennesimo episodio denunciato da un bar: "Entrano senza consumare. Fanno i loro comodi e se replichiamo ci offendono", dice una commessa.

I parà in piazza Gramsci: "Giovani troppo aggressivi. Non si può lavorare così"

I parà in piazza Gramsci: "Giovani troppo aggressivi. Non si può lavorare così"

di Laura Valdesi

SIENA

I carabinieri in Fortezza, poi alla stazione per i controlli con l’aiuto di un cane. E la volante della polizia in piazza Gramsci, dove ieri si trovavano anche tre militari dell’esercito che fanno parte dell’Operazione strade sicure. Annunciata nel gennaio scorso, è scattata l’8 marzo a seguito dell’ordinanza della questura, come concordato con il prefetto. Da tempo non si vedevano così tante divise nel centro storico (e non solo). Soddisfatti i cittadini che, sebbene la nostra città non sia il Bronx, avvertono comunque un senso di insicurezza crescente.

L’ultimo episodio che riguarda piazza Gramsci proprio ieri all’ora di pranzo. I soliti ragazzi che entrano nel bar e spadroneggiano, vanno in bagno senza né consumare, né chiedere il permesso. E trattano le giovani dietro il bancone come se fossero loro dipendenti. Guai poi a ribellarsi perché è capitato di ricevere, per tutta risposta, sputi sui vetri del locale. Offese. Con il risultato che lavorare, specie quando è orario di chiusura e si devono mandare via i ragazzi che stazionano nei tavolini come fosse casa loro, diventa un’impresa. Così ieri l’ennesima segnalazione alla polizia che è intervenuta in piazza Gramsci. La dipendente, che spesso si trova da sola dietro il bancone, ha paura. Tanti raccontano anche di ragazzi che giocano a pala davanti alle attività commerciali, qualcuno che fa uso di ’fumo’. Minorenni, questo l’identikit dei gruppetti che considerano ’proprietà’ loro quello che invece non lo è affatto. Suscitando rabbia e disappunto. "La sensazione di insicurezza, la paura", aggiunge una ragazza dietro il bancone. Senza contare le condizioni in cui viene lasciato il bagno, specie quando quello nel sottopasso è chiuso. Dentro hanno trovato persino indumenti intimi lasciati lì. E sporco.

"Ben venga l’esercito, ben vengano i controlli. Era l’ora", commenta un pensionato che racconta di panchine della Lizza, davanti al tribunale, occupate ormai da stranieri e giovanissimi che stazionano lì.

Anche in Fortezza la situazione non è migliore. Molti pakistani in attesa del permesso si sono trasferiti nell’anfiteatro, sotto il loggiato. Ieri poco dopo le 16 due macchine dei carabinieri li hanno identificati, alcuni intanto pregavano. Poco dopo i militari sono stati visti alla stazione, altro punto caldo della città. Con gli uomini dell’Arma anche un’unità cinofila per cercare eventuali stupefacenti.

Gli uomini dell’esercito, che fanno parte dell’Operazione Strade sicure, si muovevano fra piazza Gramsci e La Lizza. Qui però soltanto tre dei 15 che svolgono il servizio dinamico, a bordo di veicoli. Ed appartengono al 186° Reggimento paracadutisti Folgore. I baschi rossi saranno operativi in alcune fasce orarie diurne, non durante la notte, lungo itinerari e in luoghi indicati dalla Questura, in costante collegamento con le forze dell’ordine. Quanto resteranno in città? Certo è che il mandato per l’attivazione delle nuove piazze da controllare (quella di Siena rientra nell’area di responsabilità del Raggruppamento Emilia Romagna-Toscana-Umbria-Marche) è fino al 31 dicembre prossimo.