
Difficile che ci sia qualcuno dei 13 imputati all’udienza preliminare per l’inchiesta Hidden Partner, che inizierà oggi alle 11,30 a Palazzo di Giustizia. Ci saranno sicuramente tutti gli avvocati, compreso Carlo Arnulfo, legale di Igor Bidilo, il magnate kazako che è indubitabilmente il protagonista principale dell’udienza.
Per la neo giudice Sonia Caravelli sarà una tappa di contatto, un primo approccio con pm e difese, con le 62mila pagine di istruttoria sul tavolo, raccolte dal pm Siro De Flammineis. Tra indagini internazionali, sia in Estonia che a Cipro, intercettazioni, bilanci e documenti contabili, per la gup Caravelli il debutto non sarà certo semplice.
Per questo il menu giudiziario di oggi prevede solo qualche eccezione preliminare ed eventuali costituzioni di parti civili. Su questo ultimo aspetto, le difese ipotizzano che sarà difficile che il Comuni di Siena e Firenze, o la Camera di Commercio, che dovrebbero aver subito danni da tutti i movimenti sotto controllo di locali e palazzi, decidano di entrare nel processo. Potrebbe invece costituirsi parte civile Igor Bidilo, che ha già presentato querela per infedeltà patrimoniale i suoi ex soci Cataldo Staffieri e Maxim Constantin Catalin, oltre al deputato Fdi, Salvatore Caiata. Ma l’avvocato Arnulfo non anticipa le sue mosse e rinvia ad oggi per spiegare la strategia processuale del suo assistito.
Ognuno dei 13 imputati avrà la sua, ovviamente. Anche se il comune denominatore potrebbe essere quello di nessuna richiesta di rito abbreviato. Almeno non dai protagonisti principali dell’inchiesta Hidden Partner. I 13 imputati vanno da Igor Bidilo, oggi azionista unico della società Faro Alto, nuovo nome di Sielna, la holding proprietaria di una ventina di locali tra Siena, Firenze e Milano e dei marchi Nannini e Scudieri; i suoi ex soci di Sielna Maxim Constantin Catalin e Cataldo Staffieri e i loro familiari; il deputato di FdI Salvatore Caiata con familiari; il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, il manager di Infinet Andrea Bellandi, l’ex giudice della Corte dei Conti Vincenzo Del Regno e perfino il vigile urbano coinvolto per i permessi di accesso alla ztl. Forse gli ultimi due potrebbero voler abbreviare i tempi del processo, ma su tutti e 13 pende la richiestsa del pm di rinvio a giudizio. Le accuse, naturalmente a vario titolo, sono riciclaggio internazionale, auto riciclaggio, reati tributari, appropriazione indebita e altri reati societari, corruzione e traffico di influenze illecite. Ci sono anche cinque società, a partire da Sielna, coinvolte nell’inchiesta. L’ipotesi più pesante, anche se si tratta di fattispecie modeste per entità, resta quella della corruzione. A carico di Bidilo ci sono il riciclaggio e gli eventuali reati fiscali, le altre ipotesi riguardano imputati diversi.
Cosa farà il giudice Sonia Caravelli oggi? Una volta vagliate eventuali eccezioni preliminari, che potranno comprendere la sede del giudizio, le modalità dele indagini e i documenti internazionali, dovrebbe procedere alla calendarizzazione delle udienze. Molto dipenderà dalla qualità e dalla quantità delle eccezioni presentate, che saranno seguite dalla richiesta di costituzione di parte civile. Presumibilmente non sarà un’udienza decisiva, ma si annuncia come una giornata interessante.
Pino Di Blasio