
Silvano Vigni parla con Selvaggia Pianetti che ieri. era in groppa ad Amarcord de Mores nella prima batteria
di Laura ValdesiSIENASole, poi nuvoloni e lampi. La pista di Monticiano è stata accerchiata ma, alla fine, le cinque corse per addestrare i cavalli sono state completate. "Serve ragionare su una pista nuova o, comunque, su soluzioni alternative quando piove, perché ormai si rinvia di settimane", la frase più ricorrente fra gli addetti ai lavori presenti. Non tantissimi, visto che l’appuntamento era stato anticipato alle 12, però lo spettacolo non è mancato. A dimostrare che l’esperienza conta (oltre alla qualità) il fatto che chi ha più chilometri sulle zampe e anche i nomi che hanno già corso il Palio hanno confermato di meritare la fama. Due vittorie a testa per Federico Guglielmi (su Compilation e Ares Elce) e per Sebastiano Murtas su Zenis e Ungaros, anche se il fantino ha montato (e battagliato) in tutte e cinque le corse. In avvio però, a dare la zampata è stato un altro cavallo già nel 2024 molto chiacchierato e osservato, Diocleziano, il baio di 6 anni di Lucia Toto. Al canape era caduto Giuseppe Angioi da Earl, senza conseguenze. Giosuè Carboni ha condotto Diocleziano molto bene anche se in partenza Murtas su Anda e Bola ha fatto vedere di che pasta è fatto, così come nell’ultimo giro, arrivando secondo. Bene Dada, terza, montata da Michel Putzu. A bordo pista ci sono fra gli altri i capitani di Selva e Chiocciola, quelli di Aquila e Pantera, di Oca e Valdimontone. Tanti mangini e barbareschi.
Cade al canape proprio in partenza, nonostante il ’cigno’ sia una bella forma di tutela dei fantini, Paolo Mereu che era partito forte su Drappellone. Va giù e si rialza, un po’ indolenzito, mentre il grigio di 6 anni continua a galoppare. Intanto in testa era andato Zenis, spinto da Murtas, il cavallino che ha già corso nel Bruco e nella Civetta. L’esperienza si è vista: preciso e maneggevole. Fa sua la vittoria davanti a Corallo Sardo, montato da Giovanni Puddu. Buona pedalata di Criptha che ormai fa coppia con Elias Mannucci, giunto terzo. Non è una sorpresa vedere rimontare Guglielmi su Compilation, un cavallo dalle grandi qualità che ieri non voleva troppo mettersi dritto al canape. Al via della terza batteria ha provato Antonio Mula ad involarsi su Zinias, sauro di 7 anni, inseguito da Murtas su Desiderata finché ha rimontato, mettendo la quinta, non solo Angioi sullo sperimentato Brivido sardo, giunto secondo, ma soprattutto Guglielmi andando a vincere per la gioia dei proprietari a bordo pista. Alessio Giannetti prova a farsi vedere nella quarta corsa su Ermosa de Campeda, lo imita Massimo Columbu su Cobalto ma la classe e la potenza di Ungaros, che a Monticiano (e non solo) ha sempre brillato, fanno la differenza. Il sauro di 12 anni vince senza problemi davanti a Putzu su un altro esperto, Volpino, mentre terzo è il 5 anni della scuderia Milani Eberardo montato da Puddu. Quanto a Diamante prezioso, il cavallo che ha vinto a Buti montato da Chiavassa, prova senza esagerare. Si addensano nuvoloni neri, cade qualche goccia. Ma poi il cielo si apre. Si può attendere l’arrivo dell’ultimo cavallo per la quinta corsa. Dove, come nelle altre, i mezzosangue che hanno battagliato di più confermano le qualità. Dopo un po’ di ’balletto’ al canape che il mossiere Andrea Calamassi gestisce bene, va in scena la paliata fra Guglielmi su Ares Elce e Antonio Mula sul cavallo che si candida ad essere l’outsider, Comancio. Lottano prendendo metri dagli inseguitori ma alla fine è primo il sauro di Fabrizio Macucci, dietro il il baio di 7 anni della scuderia Zedde. Si torna a Monticiano il 20 maggio, meteo permettendo.