Green pass in banca e alle Poste "I problemi? Dalla fine del mese"

I sindacati dei pensionati: "Monitoreremo la situazione per eventuali disagi durante il pagamento delle pensioni"

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La situazione non sarà chiara fino a fine mese, cioè fino alla data in cui è fissato il pagamento delle pensioni. Tuttavia, alla luce del nuovo Dpcm che impone l’obbligo di Green Pass base per chi entra nelle banche e negli uffici postali, i sindacati pensionati sono in allerta.

Franco Capaccioli dello Spi Cgil non ha dubbi: "In realtà non c’è niente di nuovo sotto il solo, perché è già in vigore la normativa che prevede l’obbligo vaccinale per gli ’over 50’. Per entrare alle Poste o in banca servirà comunque una certificazione verde base, cioè sarà sufficiente anche aver fatto soltanto il tampone".

Capaccioli spiega: "Tutti i pensionati hanno un’età superiore a 50 anni, quindi il problema del Green Pass per l’ingresso negli uffici non si pone. Io sono a favore della garanzia dei servizi essenziali, ma ci sono anche regole che vanno rispettate per la salute comune".

E ancora: "Come Spi Cgil abbiamo circa 24mila iscritti in provincia, 5mila dei quali a Siena. In pratica, assistiamo un pensionato su tre. Sono pochi coloro che vanno di persona a ritirare la pensione in banca o negli uffici postali, perché ormai quasi tutti si fanno versare l’importo sul conto personale e poi prelevano con il bancomat quando c’è bisogno". Capaccioli conclude: "Possiamo dire che come sedi dello Spi Cgil siamo gli unici presenti su tutto il territorio provinciale, in particolare nelle zone più isolate e nei centri più piccoli. Al contrario degli uffici postali, che invece stanno chiudendo facendo veniore meno dei punti di riferimento in diverse zone del Senese".

Il segretario dello Spi Cgil aggiunge: "E’ stupido non fare il vaccino perché noi pensionati siamo quelli che in termini di epidemia rischiamo più di tutti. I numeri delle terapie intensive parlano chiaro: l’unico modo per uscire dall’emergenza sanitaria sono le vaccinazioni". Infine conclude: "Ad ogni modo, siamo sempre a disposizione di chi ha bisogno con i nostri riferimenti sul web e sui social. Qui si possono trovare numeri di telefono e informazioni sulle nuove regole".

Dello stesso avviso Guido Petreni, delegato della Fnp Cisl, che conta 7mila iscritti in provincia (3mila a Siena): "Le persone hanno iniziato a manifestare grande preoccupazione per questo obbligo di Green Pass in banca e negli uffici postali, ma nel nostro territorio c’è solo una piccola parte di pensionati che riscuote direttamente alle Poste. Oltre il 90% di loro si fa accreditare la pensione sul conto. In ogni caso, ancora come categoria Pensionati non abbiamo affrontato come comportarci in caso di problemi. Trattandosi di un Dpcm, nessuno a livello locale può assumersi la responsabilità di cambiare le regole".

C.B.