Giunta, tempi più lunghi Quadro ancora incompleto

I dieci giorni scattano dall’accettazione da parte dei consiglieri. C’è tempo fino al 17, ma la nomina degli assessori dovrebbe arrivare prima.

Giunta, tempi più lunghi  Quadro ancora incompleto

Giunta, tempi più lunghi Quadro ancora incompleto

di Orlando Pacchiani

Potrebbero allungarsi i tempi per la composizione della giunta di Nicoletta Fabio, fino ad arrivare alle soglie del consiglio comunale che dovrebbe probabilmente tenersi venerdì 16 o al massimo lunedì 19. Lo slittamento rispetto alle previsioni dei dieci giorni dal voto è dettato dall’interpretazione corretta della normativa: i dieci giorni scattano dal momento dell’accettazione da parte dei consiglieri comunali, che domani riceveranno la notifica ufficiale della nomina e avranno tempo fino a mercoledì per l’accettazione.

Teoricamente ci sarà dunque tempo fino a mercoledì 17: se forse non si arriverà a quella data, è probabile che il nuovo sindaco possa prendersi tutta la prossima settimana per far combaciare tutte le tessere del mosaico. O anche, se tutto andrà a posto, risolvere prima.

Il quadro di partenza sembra in qualche modo consolidato almeno nelle scelte dei partiti, ma è inevitabile che arrivino pressioni e spinte di varia natura prima di arrivare alla soluzione. Fratelli d’Italia avrà tre assessorati, con Michele CapitanI, Enrico Tucci e Barbara Magi principali indiziati insieme a Riccardo Pagni, che potrebbe anche rivestire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Da Forza Italia e Lega si fanno i nomi dei due primatisti di preferenze (preceduti solo da Alessandro Masi del Pd): Lorenzo Lorè e Massimo Bianchini, i cui nomi peraltro erano circolati anche cinque anni fa, nei turbolenti momenti del varo della giunta De Mossi che, a sorpresa, presentò anche diversi assessori provenienti da fuori.

Questa volta il panorama sembrerebbe più composito, anche per la maggiore forza dei partiti e una più chiara guida politica rispetto al 2018. Ma bisogna aspettare fino all’ultimo, ovviamente, per capire come si completerà lo scacchiere della giunta Fabio.

Se ci sarà, come pare, un riconoscimento anche per Sena Civitas che si è schierata prima del ballottaggio (si parla di Vanna Giunti o Chiara Parri), non ci saranno ostacoli all’allargamento di fatto della maggioranza che potrà partire da 22 voti contro 11 in consiglio. Non siamo al 25-8 di De Mossi, ma il divario sarebbe comunque più rassicurante del normale.