di Laura Valdesi
SIENA
Le sue opere sono esposte in diverse chiese e basiliche italiane, da Trani a Roma, da Torino agli Usa. Anche a Siena. Proprio in Provenzano dove il 2 luglio sarà portato il Drappellone dipinto da Giovanni Gasparro che il Comune ieri ha incaricato di realizzare il prossimo Palio. Un legame con la nostra città certo non sbandierato ma intenso quello del giovane artista barese, 40 anni, definito dalla critica ’l’ultimo dei caravaggeschi’ per quel dosaggio degli effetti di luce, i corpi plasmati con pennellate di colore. Il 29 gennaio 2019, infatti, era stato presentato il suo dipinto ad olio che raffigurava il beato Pier Pettinaio. Benedetto da don Enrico Grassini (nella foto con l’opera), aveva ricevuto l’omaggio della dirigenza della Civetta con un paggio e i fiori, nel dipinto in un angolo lo stemma volutamente oscuro della Contrada perchè il suo motto è ’vedo nella notte’. Ma la basilica nel 2017 aveva già accolto un’altra opera di Gasparro, allievo di Giuseppe Modica, raffigurante la beata Anna Maria Taigi. Un enfant prodige, l’artista pugliese, che per la spiritualità e l’intensità delle figure nelle sue opere non dovrebbe certo tradire le attese quanto al rispetto del sacro nei Drappelloni che è da sempre argomento di discussione. Lui stesso artista credente, trae proprio dalla fede la capacità di rendere i temi sacri fruibili ad un pubblico contemporaneo e spesso materialista. "Tra i suoi soggetti preferiti ci sono le Madonne – spiega il Comune – estremamente vive e reali, ma mai volgari, che invitano l’osservatore ad avvicinare il dito al dipinto per toccarne il calore della pelle o l’umido delle lacrime". Tantissime le commesse ricevute dalla Chiesa, vedi le 19 tra cimase e pale d’altare commissionate per la basilica de L’Aquila danneggiata dal terremoto. Numerose le esposizioni in Pinacoteche diocesane, la sua ’Ultima cena’ è stata inquadrata nel film "Saturno contro" di Ozpetek. Senza dimenticare che era alla 54° esposizione d’arte della Biennale di Venezia curata da Vittorio Sgarbi che nel profilo dell’artista appare in vari video. "Sono molto contenta che due giovani artisti abbiano accettato di mettersi in gioco per una sfida affascinante e difficile allo stesso tempo – ha spiegato il sindaco Nicoletta Fabio – ; da una parte quella figurativa e spirituale di Gasparro, attenzionato da tutto il mondo ecclesiastico, dall’altra i cromatismi e la dinamicità di Riccardo Guasco, amante della nostra città grazie alle illustrazioni di Duilio Cambellotti dedicate al Palio di Siena". Sì, perché il pittore del Drappellone dell’Assunta sarà l’alessandrino Riccardo Guasco, 48 anni, che conosce per sua ammissione la Festa in particolare grazie alle tavole che Cambellotti realizzò per il volume di Piero Misciatelli del 1932. "Di queste coloratissime composizioni – ricorda il Comune – Guasco elogia l’araldica, le figure dei monturati, la dinamicità dei cavalli e dei cortei contradaioli, arrivando a cogliere il clima e l’importanza della Festa". Soprannominato ’Rik’, è un illustratore influenzato da cubismo e futurismo, da Picasso e Feininger. Linee semplici, pochi colori e brillanti. Predilege i manifesti pubblicitari, realizzati per tantissimi marchi famosi, unitamente a collaborazioni con The New Yorker, Eni e Tim, Diesel e Rizzoli, Poste italiane e Giunti, Moleskine ed Emergency, Greenpeace e Rai. Nel profilo facebook i ritratti di Giovanni Saronni e Franco Balmamion per ’Hall of fame’, riconoscimento creato da Giro d’Italia e Gazzetta dello sport per i protagonisti della corsa rosa, i manifesti per le opere della stagione teatrale 2024 del Comunale di Bologna. E poi cavalli e cavalieri in corsa. Un animale che trova spazio nelle sue creazioni vivaci e divertenti, da Palio ’pop’ e colorato. Niente artisti senesi, è vero, per il 2024. Ma ci sarà tempo e, come ha detto il sindaco Fabio, serve però un bando ad hoc.