
di Marco Brogi
Baby gang scatenate. Tre ragazzini denunciati dalla polizia municipale di Poggibonsi per raid vandalici al parcheggio multipiano del Vallone, e un altro denunciato per favoreggiamento, sempre in relazione alle incursioni nell’area di sosta a due passi dal centro storico. E’ il bilancio di una lunga indagine portata avanti dalla polizia municipale per risalire agli autori dei due blitz: il primo avvenuto a inizio dicembre 2021 e il secondo un mese fa, a fine febbraio. In entrambi i casi i giovani poi finiti nei guai, tutti residenti in Valdelsa, avevano staccato dal muro gli estintori antincendio all’interno del parcheggio multipiano, rovesciando il contenuto chimico su alcune auto posteggiate. Gli autori del blitz, per non farsi riconoscere, indossavano il cappuccio della felpa. Nonostante questo escamotage, le telecamere hanno dato lo stesso un buon contributo all’identificazione dei quattro. Al resto hanno provveduto gli agenti della municipale. Per quanto riguarda il raid di febbraio, l’esito positivo delle indagini è il risultato di un indagine condotta in sinergia da polizia municipale, carabinieri e commissariato di Poggibonsi. Un lavoro di gruppo, quello delle forze dell’ordine, che ha sortito gli effetti sperati. Il ragazzino denunciato per favoreggiamento aveva detto di non conoscere il coetaneo che era stato ripreso dalle telecamere in sua compagnia durante il raid all’interno del parcheggio. Le indagini avrebbero dimostrato il contrario. Esattamente due settimane fa il Vallone è stato teatro di un altro brutto episodio: un furto con spaccata al bar del parco. Il parco del Vallone, tra l’altro, è uno dei luoghi di Poggibonsi coinvolti ormai da diversi anni nel progetto "Urban Connection", il festival organizzato dall’Associazione Mixed Media per il recupero, con concerti ed eventi vari, di spazi cittadini abbandonati o in disuso da tempo. Murales, fantasia e musica per recuperare edifici e aree degradate della città. Il degrado è stato sconfitto, ma i vandali e i delinquentelli in genere, a quanto pare, non ancora. Come sanno bene anche gli archeologi del vicino Archeodromo, il museo en plein air dedicato all’altomedioevo che è stato ripetutamente danneggiato da teppistelli che fino a questo momento non sono stati beccati.