Giomi-San Gimignano. Un binomio speciale

Il ricordo di un personaggio unico scomparso a 97 anni dalla voce degli ex sindaco e di personaggio di spicco.

Giomi-San Gimignano. Un binomio speciale

Giomi-San Gimignano. Un binomio speciale

Alle Granaglie è stato riavvolto il nastro fino alla primavera del ’79 quando con un gruppo di amici da piazza Duomo, guidati da Luciano Giomi, partirono alla riscoperta delle ‘torracce’ di Castelvecchio ruderi abbandonati in mezzo al bosco sulla via del sale. E’ cominciato così il cammino degli ‘Amici’ di Castelvecchio che Luciano sangimignanese, ma romano per lavoro fra le aule ministeriali, ha portato avanti fino a 97 anni e lasciata alle nuove generazioni. Un cammino culturale dell’amico Luciano Giomi illustrato con commozione dal nipote, ingegner Nino Giomi, nominato a presidente del gruppo, già capo nazionale dei pompieri italiani che, per molti anni, con Luciano è rimasto legato dal doppio cordone ombelicale fra Roma e San Gimignano. Viaggi ricordati dall’ex sindaco Pier Luigi Marrucci, il vice presidente con tutto il consiglio, uno di quei ‘ragazzi’ dell’aprile del ’79 insieme a chi scrive queste righe, che ha ripercorso con scrupolosa precisione tappa dopo tappa il percorso di vita da profondo intellettuale e scrittore della Sua San Gimignano. Dalla storia di Castelvecchio al Castello del Vescovo, il vecchio carcere di San Domenico. Pier Luigi ha ricordato fra l’altro il primo incontro con Luciano per essersi interessato dal suo pulpito romano per la costruzione delle "nuove" scuole elementari in Cannicci, lo spostamento del carcere da via del Castello e di presidente Usl della Valdelsa, alla presenza della figlia Cristina. Lo hanno seguito i sindaci Giacomo Bassi, Marco Lisi e Andrea Marrucci, i presidenti della Banca ed Ente Cambiano Paolo Regini ed Ennio Furesi, ( amici sponsor di Castelvecchio) il dottor Flaminio Benvenuti e molte altre testimonianze. Per dire: "grazie Luciano".

Romano Francardelli