
Gianna a ’Casa Sanremo’. La chef chiusina racconta i piatti preparati per i vip
La tradizione enogastronomica chiusina è stata protagonista al Festival di Sanremo grazie a Gianna Fanfano, executive chef del ristorante Pesce d’Oro, che ha deliziato artisti, giornalisti e addetti ai lavori della più importante kermesse musicale italiana. Una bella soddisfazione per lei e per altri 69 cuochi scelti in tutta Italia che si sono alternati ai fornelli di Casa Sanremo. Gianna Fanfano è presidente regionale umbra della Federazione italiana cuochi e fino allo scorso dicembre è stata anche segretaria nazionale del compartimento Lady Chef sempre della Fic.
"Sono stati giorni di lavoro ed emozioni intensi - racconta Gianna Fanfano - dove ho avuto il piacere e la soddisfazione di vedere apprezzate le cose che cucino, in alcune preparazioni tipiche del nostro territorio abbiamo utilizzato l’olio di Minuta e la cinta senese".
Come è arrivata ad essere scelta per Casa Sanremo?
"E’ un progetto che nasce nell’anno del Covid, quando non c’era pubblico, con la Federazione italiana cuochi che ha dato un contributo importante. Da lì è iniziato un percorso per il quale mi sono resa disponibile e che mi dà sempre grandi soddisfazioni".
Com’è stato confrontarsi con altri suoi colleghi?
"Bellissimo. C’era un clima di compartecipazione e complicità, ci siamo positivamente contaminati. Ad esempio abbiamo cucinato i tipici ravioli mugellani usando l’olio della Minuta ed è stato un successo. Queste esperienze aiutano a crescere e a migliorarsi".
Ha avuto modo di parlare con qualche artista famoso?
"Li ho visti praticamente tutti, io però sono stata due giorni dietro le quinte a coordinare la cucina per cui non ho avuto modo di rapportarmi tantissimo con loro. Ma so che la cucina toscana è stata molto apprezzata e che non sono mancati complimenti".
Come nasce la chef Fanfano?
"Nasce dalla passione, nasce da quando ero piccina, nasce con la mia famiglia: collaboro da sempre col Pesce d’Oro e come dipendente con i miei nipoti Simone e Elisabetta Agostinelli che riescono a coniugare insieme alta qualità, tradizione e innovazione".
Un aggettivo per la sua cucina?
"Direi sorprendente. E’ questa la mia sfida quotidiana. Confrontarmi anche con i palati più esigenti e stupire, una cucina che abbia un forte legame col territorio ma non sia scontata. I nostri piatti affondano la tradizione nella cucina lacustre e cerchiamo di farci apprezzare per la qualità delle materie prima e per la capacità di innovare, pur nel segno della tradizione. Una sfida non semplice".
Il brustico a Sanremo?
"Se come credo l’esperienza di Casa Sanremo proseguirà, ci proveremo un altro anno. Nel 2023 come Lady Chef siamo andati in Finlandia per un evento gastronomico e abbiamo portato questa specialità che è stata molto apprezzata"
Massimo Montebove