"Abbiamo presentato la prima parte del risultato di questa visione ravvicinata della pellicola pittorica". Il restauratore Massimo Gavazzi ci ha spiegato così, a margine del convegno, il senso di questo primo step di lavoro. Un’indagine conoscitiva, necessaria per capire come e dove intervenire. Lo scopo è ovviamente quello di preservare uno dei capolavori più amati dal popolo senese, perché l’Allegoria ed Effetti del Buono e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, di cui proprio il sindaco Nicoletta Fabio ha sottolineato l’"enorme valore identitario", rappresenta lo spirito della città e della sua cultura, ma anche del modo di intendere la politica nel senso più nobile e alto del termine. "Il restauro è ancora lontano – ci spiega Gavazzi – per ora si è trattato di una fase di osservazione dello stato conservativo. Diciamo pure una ricognizione dello stato dell’arte". L’intervento non può essere definito urgente, ma sicuramente è necessario. "In un anno e mezzo – afferma Gavazzi – abbiamo raccolto informazioni sulla superficie. Se ci fosse stata un’urgenza l’avremmo vista subito. Ci sono però alterazioni dovute anche alle polveri presenti nell’atmosfera. E ci sono distacchi della superficie dipinta. Niente di gravissimo, ma sicuramente dovremo concordare con il Comune e la Soprintendenza i prossimi passaggi per capire come procedere in futuro".
R.B.