
Furla chiude a Siena dopo oltre vent’anni
Il centro storico di Siena perde un altro brand importante della sua storia commerciale. Dopo oltre vent’anni di attività alla Croce del Travaglio, negli spazi che un tempo avevano fatto la storia con la libreria Bassi, ha chiuso definitivamente Furla, lo shop di pelletteria, borse e e accessori. Un nome, Bassi, che ricorre nella storia del marchio bolognese che proprio in via Ugo Bassi a Bologna aprì la prima boutique nel 1955. Dopo il riassetto societario con la nomina a ceo di Giorgio Presca nel novembre scorso, l’azienda guidata dai due rami della famiglia Furlanetto sembra aver optato per scelte capaci di contrastare lo shock economico dopo la pandemia. Tra queste, anche la chiusura di alcuni negozi, come quello di Siena.
"Abbiamo saputo otto mesi fa della preventivata chiusura – hanno raccontato le dipendenti - e all’epoca siamo state sorprese. Il regional manager e i responsabili ci hanno comunicato la decisione aziendale, sulla quale ovviamente noi non abbiamo diritto di parola. Ci dispiace, c’è chi lavorava qui fin dall’apertura: ma le chiusure si stanno registrando in tutta Siena, la situazione del commercio inizia a diventare insostenibile".
Tra le ragioni, c’è sicuramente anche la questione caro affitto, con gli stessi problemi collegati ai costi elevati che spinsero la libreria Bassi a chiudere i battenti. Ma potrebbe essere proprio una nuova libreria ad occupare lo spazio lasciato vuoto da Furla: in alternativa, le voci riguardano una rivendita di oggettistica low cost.
"A malincuore – è il commento social di Marco Tansini, vicepresidente vicario di Confcommercio - oggi constatiamo quello che già era stato preannunciato qualche mese fa: la scelta da parte di una delle poche griffe rimaste a Siena di chiudere il suo punto vendita. L’offerta commerciale della nostra città si impoverisce ancora e il percorso sembra difficile da invertire. Invito tutti a fare le proprie riflessioni: non commettiamo però l’errore di pensare che le colpe stiano tutte da una parte".
Andrea Talanti