Frana e pioggia: paura per le case

Gli abitanti di via della Badia sono in allarme dopo il crollo dell’argine che fiancheggia il ponte di Spugna

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di Marco Brunelli

C’è ancora paura, negli abitanti di via della Badia, dopo la frana sull’argine dell’Elsa che nei giorni scorsi ha rischiato di coinvolgere le loro case. Una paura strettamente legata al perdurante maltempo: la pioggia, infatti, non è cessata e, secondo le previsioni, non sarebbe intenzionata a farlo per giorni, forse addirittura una settimana, se non di più.

Non mancano, quindi, i dubbi sulla tenuta di quanto resta dello scosceso argine che fiancheggia il ponte di Spugna, trascinato verso il basso dall’acqua nella serata del 30 dicembre. Un evento di notevole portata, con ben pochi precedenti a Colle, che solo per fortuna non ha visto il coinvolgimento di persone, ma che fa temere per il futuro se il tempo non andrà verso un miglioramento e non sarà possibile stabilizzare il fronte del crollo. Quello che è certo è che i residenti di questa parte di Colle difficilmente scorderanno presto il boato che ha segnalato l’inizio dello smottamento che ha trascinato quintali di terra, fango e pietre nella valle del fiume Elsa, andando ad accumularsi contro le recinzioni dei capannoni artigianali e dei magazzini presenti nella zona, dove si è fortunatamente arrestata prima di travolgere le costruzioni, permettendo alle persone che si trovavano ancora al lavoro di uscire e di allontanarsi, spaventate ma incolumi. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Vigili del Fuoco, che hanno verificato la stabilità della scarpata, in modo da garantire la sicurezza delle abitazioni.

Nonostante le rassicurazioni dei tecnici sull’assenza di pericoli per le palazzine, non sono bastate per tranquillizzare i residenti, diversi dei quali hanno dichiarato di aver notato dei danni alle strutture: "Una parte della strada e del muro perimetrale è franata - hanno spiegato - e all’interno delle case sono apparse diverse crepe, che ci fanno temere per la stabilità, soprattutto se la frana dovesse ripartire. Adesso abbiamo molta paura che possa accadere qualcosa di peggio, è stata la peggiore fine d’anno che potessimo immaginare". Non è difficile comprendere i timori di questi colligiani, come anche la rabbia di chi riferisce di aver segnalato più volte i problemi di stabilità: "Sono anni che mandiamo raccomandate ai proprietari delle abitazioni per chiedere la manutenzione del muro crollato, ma purtroppo nessuno ci ha ascoltato".