
Mattia Chiavassa debutta nel Bruco
di Laura Valdesi
SIENA
E’ stato amore a prima vista, fra Mattia Chiavassa e Viola Vannuzzi. Lui 32 anni, lei 24. La scintilla è scattata a Casole d’Elsa, viveva qui la compagna del fantino. "Era il 2019, venne a fare le batterie di qualificazione per il palio che si corre in paese, anche io ero di un rione", racconta Viola che dopo la chiamata del Bruco è rimasta a mandare avanti la scuderia grazie all’aiuto di tanti amici.
Mattia sembra timido, invece quella volta si è fatto avanti.
"Ha cercato il mio numero, l’ha trovato, chiedendomi se uscivamo a cena. E’ stato un bell’inizio".
Di un rapporto forte che continua anche adesso, a sentire come ne parli.
"Sì, Mattia forse è un pizzico timido. Ma anche intraprendente, non ci mette troppo a sciogliersi, con tutti. Molto educato, pacato. Mi hanno raccontato che quando è arrivato nel Bruco aveva un sorriso esagerato".
L’unica passione di Mattia è la scuderia?
"Sì, una passione che ci unisce. Qui ci siamo dedicati anche a ’creare’ nostri puledri, poi le corse in ippodromo. Ho anche preso la patente da allenatore di galoppo, sto 24 ore su 24 in scuderia. Lui pensa a fare il fantino, si allena, palestra, piscina, corsa, eccetera. Io mi occupo del resto per mandare avanti la proprietà a Sant’Andrea. Cena presto, poi a letto e la mattina ci alziamo che è buio".
E’ molto legato alla famiglia vero?
"Tanto. Stasera (ieri, ndr) arrivano a Siena mamma e babbo. E’ figlio unico. Sono felicissimi perché ha realizzato il sogno della sua vita".
Quale è il regalo più bello che ti ha fatto?
"E’ lui il mio regalo più bello".
Dove vedrai il primo Palio di Mattia?
"In terrazza sopra la mossa".