Forza Italia e Pd ai ferri corti sul futuro della banca

Gli azzurri: "Il silenzio Dem è sconcertante". Valenti: "Parole anacronistiche"

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Scontro aperto sul futuro di Mps. Il gruppo consiliare di Forza Italia (nella foto a sinistra Massimo Castellani) non ha dubbi: "Le istituzioni senesi sono state convocate al Mef per parlare delle istanze del territorio connesse al futuro della banca. L’incontro ha avuto natura interlocutoria, tuttavia, dopo anni che questo non succedeva, gli organi dell’attuale governo hanno ascoltato le istanze provenienti dal territorio riguardo a livelli occupazionali, territorialità, tutela del marchio, e partecipazione al futuro soggetto finanziario da parte della Fondazione Mps".

Forza Italia ricorda: "Era da quando il governo della città e della Fondazione era esercitato dal Pd che la nostra comunità non aveva la possibilità di far valere i propri interessi". E qui l’attacco: "In questo contesto ci chiediamo: ma il Partito Democratico dove è ? E’ sconcertante che il Pd senese e toscano non abbia preso una posizione certa a favore delle istanze sopra indicate. Forse ha indicazioni dalla struttura nazionale di non ostacolare un’ operazione nella quale lo stesso Pd possa avere il controllo del futuro soggetto finanziario? Forse teme di non riuscire a concludere l’operazione prima che cada il governo? Oggi – è la conclusione – invece è il momento in cui tutte le forze politiche senesi e toscane devono spingere nella stessa direzione".

Il segretario del Pd provinciale Andrea Valenti (foto) non ci sta: "Nell’aprile del 2020 fu proprio il Pd provinciale a chiedere la permanenza dello Stato nel capitale di Mps e la segretaria regionale Simona Bonafé ne parlò in campagna elettorale con il ministro Gualtieri. Lo stesso presidente Giani è stato colui che ha risollevato la questione, infatti era presente con il presidente della Provincia Franceschelli all’incontro al Mef". Valenti conclude: "Le parole di Forza Italia sono anacronistiche, ci attiveremo a tutti i livelli per la tutela del marchio storico, dei livelli direzionali a Siena e per la salvaguardia dell’occupazione. Questi sono punti non negoziabili".

C.B.