
Flash mob "Alta velocità, salviamo la stazione"
Slogan, striscioni, gag, musica e una sola voce: no alla stazione in linea, sì al potenziamento degli attuali scali ferroviari di Chiusi e Arezzo. E’ stato un flash mob vivace e partecipato - oltre 300 persone - quello di ieri pomeriggio alla stazione di Chiusi organizzato dall’associazione ’Opzione Zero’ che nella mattinata è stato preceduto da una ’lenzuolata’ con decine di bandiere appese da finestre e balconi. Tutti hanno ricordato i 14 milioni di euro spesi nel 2018 per potenziare gli scali di Chiusi e Arezzo: un motivo, è stato detto, sufficiente a dire ’no’ alla stazione in linea, evitando nuovi sprechi, cementificazioni e danni ambientali. C’erano i sindaci di Chiusi Gianluca Sonnini e quello di Città della Pieve Fausto Risini. C’erano anche le maschere di Salvini, Giani e Tesei, a richiamare l’attenzione della politica sulla battaglia a favore della stazione di Chiusi. La voce parlante di Massimo Giulio Benicchi ha spiegato i motivi della protesta e il presidente di ’Opzione Zero’, Romano Romanini, ha consegnato alle maschere dei politici la busta con 4mila firme raccolte.
Massimo Montebove