Fissata l’udienza al Tribunale Superiore delle Acque

Il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ha fissato per il 29 settembre la prima udienza ricorso che il Comune di Colle ha presentato contro l’autorizzazione unica che la Regione ha concesso ad una società privata per lo sfruttamento dell’acqua dell’Elsa per l’ormai famigerato ‘tubone’. L’amministrazione comunale si era già rivolta al Tar chiedendo l’annullamento, ma il 16 febbraio scorso il Tribunale amministrativo di Firenze aveva dichiarato la propria impossibilità di decidere sul ricorso sentenziando che "la giurisdizione in materia rientra nelle indubbie attribuzioni del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche". La battaglia legale contro il tubone, quindi, continuerà davanti al Tsap, forte non solo del parere della Soprintendenza che ha espresso "diniego assoluto al progetto", ma anche del ricorso collettivo "ad adiuvandum" promosso dal Comitato civico Elsa Viva a sostegno dell’azione giudiziaria del Comune, finanziato da una raccolta di fondi aperta a tutta la cittadinanza: "Il ricorso – spiega una nota – intende collaborare con un legale amministrativista che segua la causa e mettere insieme 30 o 40 persone tra quelle che subiscono gli espropri. Chi è contro il tubone può manifestare il proprio dissenso partecipando all’iniziativa collettiva e dando il suo contributo".