DIEGO MANCUSO
Cronaca

Filippo, nuova avventura sul set. Da ’Pinocchio’ al film di Bisio

Undici anni di Montepulciano, ha interpretato una parte in ’L’ultima volta che siamo stati bambini’ "Di corsa sui sassi in riva all’Orcia, faticoso ma ci siamo riusciti". Aveva già recitato in ’Pinocchio’ con Benigni.

Filippo, nuova avventura sul set. Da ’Pinocchio’ al film di Bisio

Stiamo vivendo giornate in cui sembra che la storia giochi a sovrapporsi alla cronaca. Così l’uscita di un film, ’L’ultima volta che siamo stati bambini’, che avrebbe fatto notizia soprattutto per l’esordio alla regia di Claudio Bisio, diventa di drammatica attualità. Perché la vicenda parte dal rastrellamento del Ghetto di Roma, effettuato dai nazisti il 16 ottobre 1943, un’azione violenta e imprevista che portò alla morte, nei campi di sterminio, di oltre mille cittadini italiani di religione ebraica, tra cui 207 bambini, prelevati dalle loro abitazioni per essere deportati.

Protagonista e testimone di parte della lavorazione del film è un giovanissimo di Montepulciano, Filippo Turchi, che, al momento del ciak (giugno 2022), aveva da poco compiuto dieci anni. In un racconto di cui protagonisti sono bambini che si lanciano in un’avventura che ha il tono della favola, andando alla ricerca di un amichetto portato via dai tedeschi, Filippo è una sorta di piccolo partigiano che, ignaro dei motivi del viaggio dei coetanei, intralcia loro la marcia. La scena è stata girata a Sant’Angelo Scalo: "Dovevamo correre sui grossi sassi che sono in riva all’Orcia – racconta –, era faticoso e anche doloroso ma poi ci siamo riusciti. Bisio è stato simpatico, sempre calmo, ci ha spiegato la scena, anche se ho avuto l’impressione che non fosse molto deciso".

Il neo-attore, che mostra una maturità e sciorina un linguaggio decisamente inusuali per un undicenne, basa il suo un giudizio su un’esperienza simile, avendo lavorato anche nel ’Pinocchio’ di Matteo Garrone, girato nel 2019 a Sinalunga, alla Fratta. "Dopo avermi visto sul set – ricorda Filippo –, Garrone mi chiamò di nuovo, per una scena con Roberto Benigni; e nei contenuti speciali del dvd c’è una ripresa, effettuata durante una pausa, in cui interrogo Benigni che nega scherzosamente di essere lui". Insomma, Filippo è già una sorta di ’veterano’ delle scene, è stato anche protagonista, al Cantiere Internazionale d’Arte 2023, dell’opera ’Cronache del bambino anatra’, in cui ha cantato e recitato sul palco del Teatro Poliziano, e ha all’attivo diverse presenze al Bruscello.

Mentre frequenta la prima media, pratica karate e coltiva una profonda passione per la storia, Filippo segue, all’Istituto di musica ’Henze’, i corsi di chitarra elettrica, di garage band e di dj producer e, a Palazzo Ricci, di teatro, con Carlo Pasquini. "Davanti a me vedo una strada artistica – ammette – ma non so se nel teatro, nel cinema, nella musica: comunque ci voglio provare". Intanto la famiglia ha però rinunciato alla proposta di un percorso da professionista, per far vivere serenamente a Filippo la sua adolescenza e le sue passioni.