"Feste senza assistenza" Scatta denuncia contro l’Asl

Lorenzo Coradeschi, 71 anni, tetraplegico: "Io, privato del servizio domiciliare". L’Azienda sanitaria: "Si lavora nei festivi, ma solo per attività non differibili"

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di Cristina Belvedere

"Ogni volta che una festività cade in un giorno infrasettimanale, io resto senza assistenza sanitaria domiciliare". E’ la protesta di Lorenzo Coradeschi, 71 anni, tetraplegico a seguito di un incidente in motorino dall’età di 16 anni. Coradeschi aveva chiesto via mail all’Asl Toscana Sud Est che gli venisse garantito il servizio con l’infermiere a domicilio: "Di solito viene tre volte alla settimana: il martedì, il giovedì e il sabato. Giovedì scorso era Sant’Ansano e non si è visto nessuno, ma le stessa circostanza si verifica se le festività cadono durante la settimana".

E ancora: "E’ da settembre che il servizio ha iniziato a saltare senza un motivo giustificato – continua Coradeschi –. In qualche occasione mi avvisavano il giorno prima, ma senza stabilire poi quando sarebbero potuti venire. Il 29 novembre il personale dell’Asl è venuto a casa per il servizio domiciliare e nell’occasione mi ha avvisato che il primo dicembre il servizio di assistenza non sarebbe stato svolto per la giornata festiva, senza comunicarmi una data alternativa". A quel punto Coradeschi ha chiamato i carabinieri per denunciare la cosa.

"L’Asl allora mi ha contattato rendendosi disponibile a effettuare il servizio nella giornata del 2 dicembre – continua Coradeschi –, ma io ormai avevo già provveduto per conto mio con l’aiuto della mia assistente personale". Ma la protesta non finisce qui: "Questa settimana ho usufruito dell’assistenza domiciliare solo due volte. Il servizio deve essere puntuale e ben programmato in date stabilite, in quanto il giorno prima devo assumere particolari farmaci che facilitano il trattamento del personale Asl". Di qui la decisione di procedere alla denuncia dell’Azienda sanitaria, che replica alle accuse del paziente: "Il signore è preso in cura dal proprio infermiere di famiglia e comunità che garantisce a domicilio tre interventi alla settimana. Questa figura professionale agisce in stretta integrazione con il medico di medicina generale – si chiarisce –. Da sempre sono stati assicurati accessi nei giorni feriali, cercando di assecondare le abitudini della persona nel suo contesto di vita. L’infermiere interviene anche nei giorni festivi limitatamente alle attività non differibili ovvero terapie antibiotiche, terapie del dolore, intramuscolari e endovenose, cure palliative".

E qui il chiarimento: "Tutte le attività differibili sono programmate nei giorni feriali secondo il piano di assistenza condiviso con il medico di medicina generale e comunicato all’utente o care giver – conclude l’Asl – come è avvenuto nel caso specifico da parte della coordinatrice del servizio".