Ex Telecom, iniziati i lavori. Abbattuto l’edificio. Spazio al poliambulatorio

Il progetto era stato oggetto di una variante semplificata approvata dal Consiglio comunale un anno fa: nuovi servizi sanitari nella zona.

La città di Siena è destinata a cambiare volto. Sono infatti iniziati i lavori, oggetto della variante semplificata approvata circa un anno fa dal Consiglio comunale per l’intervento diretto fra via Nino Bixio e via Don Minzoni. La variante interessa l’area dismessa ex Telecom. Il proponente aveva manifestato la necessità di attuare opere di trasformazione e ampliamento dell’edificio preesistente, al fine di realizzare una struttura sanitaria efficiente pur mantenendo la destinazione direzionale e di servizio. La struttura era da tempo dismessa, quindi l’amministrazione comunale aveva dato il via libera al recupero di uno spazio a pochi passi dal centro storico cittadino.

L’edificio esistente, a due piani di cui uno sottoterra e un altro fuori terra, è stato completamente demolito. Il progetto di riconversione del manufatto prevede la sopraelevazione dell’edificio attuale di un piano e l’ampliamento del piano terra, prendendo come riferimento la sagoma del piano seminterrato, oltre alla realizzazione di un corpo aggiuntivo, da destinare a spazio di ingresso alla struttura, con una previsione di un aumento di superficie utile lorda. L’ampliamento dell’immobile è stato ritenuto necessario "perché la struttura medica proposta risulti sufficiente a ospitare studi e attività collegate, al fine di creare un contenitore edilizio finito e efficiente, che possa avere anche una spiccata valenza di utilità sociale e pubblica".

Il piano degli interventi prevede anche la realizzazione di un parcheggio a raso e adiacente marciapiede di uso pubblico lungo via Don Giovanni Minzoni sul lato della proprietà, in parte mitigato con opportuno filtro costituito da specie arboree e arbustive. L’ampliamento dovrà essere in continuità con il fabbricato esistente, assicurando un adeguato inserimento paesaggistico mediate l’uso di materiali e forme idonei al contesto. Sulla variante sono state effettuate tutte le valutazioni di riferimento nell’ambito dell’attuale normativa. Il progetto per realizzare il maxi poliambulatorio privato risale a diversi anni fa, quando un gruppo di medici di base, specialisti e fisioterapisti, costituì una società versando quote per la realizzazione della struttura che in un primo momento sembrava dover nascere nell’edificio rimasto incompiuto a Malizia.

Cristina Belvedere