MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Ex miniera di antimonio. Chiusdino, ok alla bonifica . Oltre 2 milioni di euro

Finalmente sono state trovate le risorse necessarie per l’intervento. Serviranno otto mesi per la messa in sicurezza che era attesa da anni . .

Sottoscritto l’accordo per la messa in sicurezza del sito ex minerario de ’Le Cetine’ nel comune di Chiusdino. Un’intesa di grande importanza per l’area inquinata da scarti e residui di derivanti dall’estrazione dell’antimonio, un elemento chimico di numero atomico 51, questa la definizione moderna. L’attività di estrazione di questo micidiale elemento chimico si è svolta per 71 anni, dal 1878 al 1949. "L’antimonio - si legge nella nota con la quale si dà notizia della stipula del contratto di bonifica – veniva, all’epoca, utilizzato per essere per l’industria bellica, in particolare nella fabbricazione di armi e proiettili. E’ un metalloide oggi considerato tossico, dato che può causare un avvelenamento simile a quello da arsenico. Inoltre spesso si trova accompagnato da altri elementi ugualmente tossici (arsenico, mercurio, cobalto), le cui concentrazioni, insieme a quelle dell’antimonio, superano, spesso, i valori consentiti". Va da sè che ci si è posti il problema, seppure dopo anni dalla chiusura del sito, mettendo mano alla bonifica dell’area. "Per motivi di sicurezza – si legge ancora - sono state previste una serie di opere finalizzate alla sistemazione e messa in sicurezza dei versanti della ex miniera, con, tra l’altro, la realizzazione di una copertura finale multistrato capping e la regimazione delle acque meteoriche". Per realizzare la bonifica sono previsti otto mesi di lavoro per un progetto che ha un costo di due milioni e 300mila euro. Il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, hanno sottolineato che "grazie all’impegno della Regione trova finalmente conclusione un percorso iniziato nel 1999, che ha visto varie fasi, e molti accordi, per la bonifica e il recupero ambientale dei siti ex estrattivi minerari delle colline metallifere, che solo a distanza di 20 anni ha visto assegnate le risorse necessarie e che ha richiesto un delicato lavoro di coordinamento con il territorio, in particolare con l’amministrazione comunale di Chiusdino e l’Unione dei Comuni della Val di Merse e di quella delle Colline Metallifere, per garantire il rispetto dell’elevato pregio paesaggistico della zona. Oggi finalmente bonificare quell’area è possibile ed a breve sarà realtà".