
di Laura Valdesi
"Triste e profondamente amareggiato di non aver potuto correre il Palio con una situazione positiva in quanto mi era toccata una delle due cavalle di esperienza. Avevo la possibilità di montare un fantino che da tempo seguo ed apprezzo, un grande professionista che ha sempre eseguito gli ordini del capitano dell’Istrice. Spero di avere l’opportunità di montarlo, confermando la volontà della Contrada, unitamente alla forza e bontà della mia scelta. Vorrei che si ripresentasse, già ad agosto, l’occasione. Essere stati eliminati dalla corsa è una tristezza infinita. Da tre anni attendevamo questo momento nel quale volevano verificare sul Campo la bontà del nostro lavoro", spiega il capitano dell’Istrice Gianluca Testa.
Veniamo alla prova generale, quando si è verificato l’infortunio a Schietta. Qualcuno ha commentato che forse, essendo stata invalidata, avrebbe dovuto fermarsi.
"Non abbiamo rischiato niente. C’erano tutte le condizioni per cavalli e fantini di poter uscire dall’esterno e provare un mezzo giretto. Quante volte è stato fatto nel corso degli anni in occasione delle prove, a mossa annullata".
Testa ha parlato con il capitano della Chiocciola di quanto avvenuto a San Martino?
"C’era il Palio da correre, non mi sembrava il momento adatto per andare a creare situazioni di alcun tipo. Credo che con Maggi ci chiariremo, magari nei prossimi giorni".
Nel momento difficile e doloroso, va riconosciuto all’Istrice di aver rispettato la Festa.
"Per la cena della prova generale c’erano 2500 persone. Nessuno ha lasciato il suo posto a tavola con la speranza di poter correre il giorno seguente. Un segnale di maturità e di responsabilità . La dimostrazione al contempo di grande dignità, rispetto e amore verso la Contrada".
Grande corsa di Tittia.
"Ma anche di Scompiglio e di Turbine nella Pantera, se lo sono lottati loro il Palio. Giovanni è stato magistrale, chirurgico. Tittia era l’altro fantino che ho sempre voluto montare insieme a a Carlo".
Le polemiche sulla scelta dei cavalli?
"I capitani scelgono in base a quello che viene portato loro dai veterinari. Siamo arrivati in fondo ad una decisione collettiva al di là delle strategie di ogni singola Contrada".
Con quale pathos si attende ora l’estrazione a sorte di domenica per l’Assunta?
"Sarebbe importante esserci anche perché la rivale corre. Ma vorremmo anche riscattarci con la sorte che non ci ha fatto essere protagonsiti fino in fondo, riprendendo dai ragionamenti sempre fatti. Riparto da Sanna? Sì, da Giovanni e dalle situaizoni che avevo creato".
E’ andato comunque sul palco dei capitani.
"Non ho fatto i salti di gioia ma quando si riveste un ruolo va portato in fondo con dignità, mettendoci la faccia anche nelle cose negative. Un segno di rispetto".
Schietta?
"Di comune accordo con il nostro veterinario è stato deciso di non correre".
Si torna ad Ambrosione?
"Essendo l’ultimo arrivato ho trovato già la decisione in tal senso, poi c’è stata l’indisponibilità temporanea. Valuteremo insieme. Quanto a Bircolotti nulla da dire delle sue mosse per le prove".