Ecco la truffa della play station Paga tutto ma niente merce

Beffato un trentenne ilcinese che pensava di avere fatto un affare, sborsando 350 euro. Inchiesta dei carabinieri

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Truffe on line, è boom. L’hanno denunciato le forze dell’ordine come fenomeno deflagrante durante il lockdown. Ma anche prima che il covid cambiasse le nostre abitudini erano già tantissime. E ben studiate. Nel caso di un trentenne di Montalcino non solo quest’ultimo ha perso il suo denaro e non ha avuto la playstation promessa, ma un’altra persona è finita in mezzo a questo raggiro inconsapevolmente. Perché, come ha riferito ieri al giudice Grandinetti, in realtà l’uomo ora sotto processo per truffa si era spacciato per lui. Che di quell’affare on line non sapeva nulla. E che ha già dovuto testimoniare in altri tribunali italiani dove si sono verificati casi fotocopia.

Sarebbe stato creato un annuncio di vendita farlocco su un portale specializzato dove si metteva in vendita una consolle Play station 4. Il senese si era mostrato interessato a comprarla solo che qui era iniziato il raggiro. Era disposto a cedergliela un certo Marco che in realtà non era lui. Però gli aveva inviato il documento di identità via whatsapp per certificare la sua identità. Si erano sentiti per telefono, concordando l’invio all’indirizzo di Montalcino. Era stato così convincente, l’uomo ora sotto processo difeso dall’avvocato Francesca Martini, da farsi accreditare su Postepay 350 euro. Ma l’acquirente, dopo quattro anni, ancora deve vedere la merce.

La.Valde.