
Il genio prima di Leonardo da Vinci: la pubblicazione di ‘Mariano Daniello di Jacopo detto Taccola o Archimede di Siena’ (Edizioni Betti) a cira di Mario Tassoni, ci permette di scoprire una delle figure più enigmatiche, ma di assoluto spessore, della storia senese, una sorta di illuminato precursore di molte invenzioni rinascimentali. Lo stesso Tassoni, architetto e studioso, ci spiega le ragioni della sua opera che esce in questi giorni.
"Scrivere un libro su Mariano di Jacopo - comincia Tassoni - nato a Siena nel 1381, è un atto dovuto verso un grande umanista, ingegnere e artista, che porterà Siena, grazie anche all’Università e alla gestione economica, a essere uno dei centri più all’avanguardia d’Europa. Un senese, ai molti sconosciuto o dimenticato, che 70 anni prima di Leonardo da Vinci, oltre a numerose macchine e dispositivi, ideò il paracadute, il palombaro, l’autorespiratore, il salvagente, la pompa aspirante, carri e imbarcazioni armati, un piano per la desalinizzazione dell’acqua di mare, e per primo disegnò l’Uomo vitruviano". Come lo possiamo inquadrare in quel periodo storico? "Mariano ha vissuto lo straordinario momento storico dell’Umanesimo e la sua fama è legata soprattutto all’abilità che dimostrò come ingegnere scrivendo due trattati: il De ingeneis e il De machinis; conservati alla Bayerische Staatsbi Bliothek Monaco e alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Proprio attraverso questi due trattati - sottolinea Tassoni - che Mariano acquisisce un’importanza storica, creando una nuova figura: quella dell’ingegnere autore e divulgatore di testi tecnologici, dove le illustrazioni sono concepite come strumento di comunicazione essenziale per la comprensione di un testo. Nasce così la tradizione letteraria manoscritta e illustrata da disegni: sull’arte militare, sull’idraulica e sull’ingegneria delle "macchine". È ormai accettato che questo personaggio, amico di Brunelleschi con cui ha collaborato per la progettazione di macchine per i cantieri, abbia avuto una grande influenza nel Quattrocento, cosa che fa supporre che lo stesso Leonardo da Vinci conoscesse alcune delle sue invenzioni e che la sua opera abbia avuto una forte influenza sul suo concittadino Francesco di Giorgio Martini".
Cosa significa Rinascimento delle arti? "Si deve fare riferimento, in ordine temporale, a Brunelleschi, agli ‘Ingegneri senesi’ (Mariano di Jacopo e Francesco di Giorgio) e a Leonardo Da Vinci. L’intento del libro, attraverso le fonti, le citazioni e le illustrazioni è creare un percorso divulgativo per dar modo al lettore di avvicinarsi e conoscere il genio di quest’uomo, che meriterebbe di essere celebrato degnamente attraverso una mostra sulle sue opere".
Massimo Biliorsi