Duelli roventi nel Polo Civico Pacciani replica a Sena Civitas "Palese la forzatura su Falorni"

Il candidato sindaco: "Il presidente del consiglio comunale è l’antitesi dei nostri valori". E Falorni risponde: "Pacciani mi ha deluso sul piano personale e politico. E il Pd intanto sorride".

di Orlan do Pacchiani

Come andrà a finire, a ieri sera, non era ancora del tutto chiaro, anche se pare improbabile un rientro di Sena civitas nel Polo Civico Siena, dopo la deflagrazione del caso Falorni. Ma questa campagna elettorale ha insegnato più che mai che non bisogna sorprendersi di niente e allora conviene aspettare l’ufficialità dei riposizionamenti. I fatti: due giorni fa Sena civitas ha comunicato che Marco Falorni sarebbe stato candidato nelle liste del movimento, nonostante in contemporanea venisse ancora spedita la newsletter con i trentadue candidati già presentati insieme a Fabio Pacciani. A stretto giro il Polo Civico replica che Falorni non può essere candidato sostanzialmente perché componente dell’attuale maggioranza e perché espressione dell’Udc, con cui si è candidato alle politiche e che ha rappresentato fino a non troppe settimane fa ai tavoli del centrodestra. Da Sena civitas si fa allora sapere che Falorni si è autosospeso dall’Udc e che la candidatura rimane, ma per le altre componenti non può andare e Pacciani tiene la conferenza di venerdì pomeriggio (all’insaputa di Sena civitas) nella quale di fatto pronuncia l’aut aut: o Falorni o la permanenza nel Polo Civico. La situazione precipita, Sena civitas accusa di ingerenza Pacciani e ieri la contrapposizione conosce nuove tappe.

Falorni stesso esterna la propria amarezza: "Pacciani mi ha deluso più sul piano personale che politico. Eravamo amici, e negli anni è stato più volte a casa mia a parlare di politica, recentemente mi aveva invitato nel suo studio dentistico non per parlare dei miei molari, ma per convincermi a sostenerlo, e fino a qualche giorno fa mi ha inviato messaggi di stima. Poi improvvisamente scopre che i nostri valori sono incompatibili". E ancora: "Di tutto ciò ne gode solo il Pd e chissà che non sia proprio questo l’effetto voluto dal suo mentore. Il polo civico è ora sbilanciato a sinistra, e sono chiare fin d’ora le sue scelte al ballottaggio".

Ma il Polo Civico non ci sta ed evita personalismi: "Falorni è ed è stato per cinque anni presidente del consiglio comunale e anche capogruppo di un movimento a sostegno della giunta De Mossi. È quindi evidente che la figura di Falorni sia in antitesi con i principi e i valori fondanti del Polo Civico". Da qui la constatazione che Sena Civitas ha di fatto cercato lo scontro sapendo come sarebbe andata a finire: "È palese che la forzatura di Sena Civitas, senza per altro presentarsi al confronto con le nostre associazioni per ben due volte, sia in contrasto rispetto a un percorso che il Polo Civico sta facendo con coerenza e con la volontà di rompere quel sistema fatto di accordicchi e di diktat che imbrigliano da anni la città".

Una lettura, quella sottoscritta dalle liste che fanno parte del Polo Civico, respinta da Sena Civitas: "Da circa sei mesi abbiamo portato avanti insieme ad altre componenti del Polo i contatti con il Falorni. E sin dall’inizio era stato deciso che ogni associazione, nel rispetto delle regole che ci eravamo dati, sarebbe stata libera di scegliere i candidati che avrebbe ritenuto più opportuni". Ieri l’associazione ha riunito il proprio direttivo al mattino e al pomeriggio, ma ancora non è nota la posizione finale. Se fuori dal Polo Civico, dove andrà Sena Civitas? Con il centrodestra (non facile), con Montomoli, oppure cercherà ancora un’altra strada? L’ennesima incertezza di un pre-campagna elettorale mai così contorto.