Due treni diretti a Roma. Il sostegno di Baccelli: "La Toscana si impegna con le imprese senesi"

L’assessore regionale ai trasporti appoggia le istanze di Confindustria. Due coppie di treni per raggiungere la capitale in 2 ore e 20 minuti. "Gli ibridi Blues e Pop utili allo scopo, pronti alle verifiche tecniche".

Due treni diretti a Roma. Il sostegno di Baccelli: "La Toscana si impegna con le imprese senesi"

Due treni diretti a Roma. Il sostegno di Baccelli: "La Toscana si impegna con le imprese senesi"

L’assessore regionale alla mobilità e trasporti, Stefano Baccelli, si collega da remoto all’incontro pubblico, organizzato da Confindustria Siena, dal titolo ’Siena-Roma Una linea diretta con la Capitale’. Ad ascoltarlo, oltre al padrone di casa Fabrizio Landi, presidente degli industriali senesi, i presidenti di Fondazione Mps e Camera di Commercio, Carlo Rossi e Massimo Guasconi, l’ad Gsk Vaccines Ennio De Gregorio, il rettore dell’Università Roberto Di Pietra e il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli. Che ha il merito della primogenitura della proposta che fa da perno all’incontro: due coppie di treni, andata e ritorno, il viaggio da Siena e Roma da completare in 2 ore e 20 minuti.

"La Regione accoglie le istanze delle imprese e del territorio senesi - è la promessa di Baccelli - e farà di tutto per spingere Trenitalia a prevedere i treni diretti da Siena e Roma. La Regione ha già inserito, su sollecitazione del vicepresidente Scaramelli, nel Documento di programmazione, l’idea dei collegamenti diretti con la Capitale. Domattina (oggi per chi legge n.d.r.) inizieremo i lavori come gruppo tecnico per il potenziamento della linea ferroviaria Siena-Chiusi e sarà quello l’ambito in cui parlare dei treni diretti per Roma. Potremo utilizzare - aggiunge l’assessore regionale - i nuovi treni ibridi Blues e Pop, ne abbiamo già 50 sugli 80 dell’intero parco".

Baccelli non nasconde che il confronto con Trenitalia ruoterà sui bacini d’utenza e sulle risorse che dovrà mettere la Regione sul piatto per garantire le due coppie di treni. "Trenitalia e Rfi chiedono sempre diversi milioni di euro - è l’avvertenza - per prevedere collegamenti diretti. Dopo aver verificato le necessità delle fermate e i bisogni dei territori". L’epilogo è una frecciatina a Siena sulla stazione MedioEtruria dell’Alta velocità, con l’assessore regionale che continua a non gradire la soluzione di Creti-Farneta. Privilegiando Arezzo da potenziare. E di conseguenza più treni anche per Chiusi e Siena.

In prima fila, il rettore Di Pietra spera che ’le due coppie di treni diretti per Roma diventino presto una realtà. La stazione dell’Alta Velocità, se arriverà, ci sarà tra troppi anni. Meglio avere soluzioni immediate e più realizzabili per i nostri studenti e docenti". E’ la tesi che De Gregorio, ad Gsk Vaccines, allarga anche alle aziende del territorio. "A noi servono collegamenti più rapidi con Firenze e con Roma. Altrimenti dovremmo ricorrere allo smart working e perderemmo troppe occasioni di confronto e di sviluppo".

Stefano Scaramelli ricorda le duemila firme raccolte qualche mese fa sull’idea dei treni diretti. "Potremmo essere pronti già in estate, spero che Trenitalia capisca la necessità delle imprese, dell’università e dei cittadini senesi. I treni ibridi già viaggiano e l’adeguamento tecnico è fattibile in tempi rapidi". Il presidente Landi, che aveva rilanciato l’idea, coinvolgendo le imprese, è soddisfatto dell’esito dell’incontro. Ora però bisogna convincere Trenitalia.