
Protocollo di Legalità finalizzato al contrasto e alla prevenzione di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della Grosseto-Fano (E78) nel tratto Grosseto-Siena (lotto 9). La firma è avvenuta ieri mattina a Palazzo del Governo tra il prefetto di Siena Maria Forte, il direttore Tutela Aziendale Anas, Maria Dolores Rucci e il legale rappresentante dell’ente appaltatore.
L’opera, della lunghezza complessiva di 11,8 Km e che riguarda un tratto tra gli svincoli di Iesa e San Rocco a Pilli nei Comuni di Sovicille, Murlo e Monticiano, si sviluppa interamente all’aperto, in trincea e rilevato e rientra tra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale. Lungo il tracciato è prevista la realizzazione di 3 svincoli a livelli sfalsati e la costruzione di una nuova carreggiata con affiancamento a quella esistente nonché di un sistema di viabilità complanari per il raccordo con le viabilità locali.
L’intesa punta a rendere più stringenti i controlli per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata e interferenze illecite nella realizzazione dell’opera. In particolare è prevista la costituzione di una banca-dati informatica per la raccolta di informazioni relative ai soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione e realizzazione dell’opera. A tale patrimonio informativo potranno accedere tutte le componenti del gruppo interforze per il monitoraggio dei cantieri pubblici, coordinato dalla Prefettura.
E’ prevista inoltre la costituzione di un tavolo di coordinamento per il ’monitoraggio dei flussi di manodopera’. Tale organismo verrà costituito per vigilare sulle modalità di assunzione dei lavoratori, sul rispetto della normativa di settore e per esaminare eventuali criticità.
Proprio per le importanti ricadute sul mondo del lavoro, il protocollo è stato sottoscritto anche dal dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siena e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. "L’opera rientra tra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale. Una volta terminata rappresenterà uno dei più importanti collegamenti trasversali tra i corridoi tirrenico e adriatico – ha detto il prefetto –. Occorre quindi tenere alta la guardia in quanto le grandi opere infrastrutturali troppo spesso attirano l’attenzione della criminalità organizzata".