
Inaugurata nella città di Pio II la mostra itinerante e diffusa dell’artista
"Donna in cammino" è un ciclo importante di mostre itineranti e diffuse che impegna, in un canto corale, più luoghi urbani di un’intera città. Dopo Siena, Montalcino, Grosseto, Castiglion della Pescaia e Piombino, è stata portata a Pienza. Il progetto di Alberto Inglesi continuerà a coinvolgere e a incontrare altre collettività e singolarità umane, per portare all’attenzione di tutti noi l’universo femminile in continua mutazione e in continuo movimento (cammino).
Ineluttabile il confronto faccia a faccia di uomini e donne con sculture a grandezza naturale che s’impongono negli spazi di vita quotidiana. Le loro forme, i loro “habitat”, scarpe, accessori, cappelli e dinamiche chiome traspirano l’aria e il vento della libertà, i loro corpi e i loro gesti inducono l’osservatore a guadagnare sensibilità e coscienza sociale della centralità quotidiana, etica e politica della donna, donna che ad ogni costo lotta per una sua scalata sociale verso l’indipendenza, la parità dei salari e dei diritti, la partecipazione ai ruoli di decisione e di potere.
Lotta con coraggio contro la misoginia, le violenze, i femminicidi e raggiunge cambiamenti epocali a livello sociale e giuridico, ma il cammino è ancora lungo per poter sbaragliare definitivamente storici pregiudizi, opinioni, convinzioni che si traducono automaticamente in violazioni del suo animo, del suo corpo e della sua dignità. Dopo queste comprensibili riflessioni, per chi non lo conosce, viene spontaneo chiedersi: chi è Alberto Inglesi? Molti lo definiscono l’artista maledetto del terzo millennio, perché con le sue opere incarna lo spirito ereditato dal Maestro Plinio Tammaro, che ha amato e studiato Modigliani. Infatti Inglesi si muove e sviluppa il linguaggio poetico artistico di un nuovo “modiglianesimo”, che ha usato anche nella realizzazione delle opere di “Donna in cammino”.
La mostra è stata inaugurata sabato 8 marzo. Dopo il taglio del nastro e i saluti da parte del sindaco Manolo Garosi sono intervenuti Maurizio Madioni, organizzatore dell’iniziativa, Gianni Resti e David Tammaro. Questa mostra diffusa nasce dal desiderio di rendere fruibile a un ampio pubblico il messaggio artistico di Alberto Inglesi, artista tra i più eclettici e rappresentativi del nostro territorio. Dalle opere traspare tutta la sua attenzione verso la donna che lo porta a raccontare i più diversi aspetti del sentire femminile: le loro masse corporee occupano uno spazio fisico fatto di gesti, fatica, attese e, al tempo stesso, guardano l’infinito e aspirano all’eterno. La mostra sarà visitabile fino al 31 maggio.
M.M.