REDAZIONE SIENA

Dibattito sugli spazi per la musica: "Pronti a un confronto pubblico"

L’assessore Giunti interviene sul regolamento in vigore: "Creare luoghi ad hoc, penso alla Fortezza"

Dibattito sugli spazi per la musica: "Pronti a un confronto pubblico"

Una città che adesso "non suona": mancano infatti concerti di rock-pop di livello nazionale, ma anche di portata locale. Si sommano tutta una serie di problemi acquisiti nel tempo. Ma dal Comune qualcosa si muove: "Per quanto riguarda gli spazi – ci dice l’assessore al Turismo e al Commercio Vanna Giunti – l’amministrazione sta lavorando alla creazione di alcuni luoghi per la musica. Penso alla Fortezza Medicea, non solo per la stagione estiva. Una riqualificazione complessiva potrebbe agevolare la creazione di spazi per spettacoli di questo genere. Il concerto dei New Trolls (foto) ha anche dimostrato come, per certo tipi di eventi e con la collaborazione della direzione artistica di Vincenzo Bocciarelli, sia possibile utilizzare i Teatri di Siena, anche se si tratta di spazi solo per un certo tipo di manifestazioni. Diverso è il discorso sui locali del centro storico – sottolinea –: si tratta di luoghi su cui vertono diverse esigenze: quella degli esercenti, dei giovani, degli studenti che possono essere attratti anche da un certo tipo di utilizzo del loro tempo libero, dei lavoratori e dei residenti che hanno diritto alle ore di riposo" L’assessore prosegue: "Non è semplice conciliare tutti questi aspetti, l’amministrazione è disponibile ad aprire un confronto, tenuto conto anche dello spopolamento del centro stesso e del contributo delle Contrade. La città ha bisogno di evolversi, per creare spazi di trasmissione culturale ed essere quindi più attrattiva". E ancora: "Il Comune è disponibile a ragionare, fermo restando i progetti in essere, Fortezza in primis. Possiamo lanciare dunque la proposta di creare un confronto pubblico, un convegno di studio che coinvolga tutte le parti in causa, a partire dalla Questura di Siena e l’assessorato all’Urbanistica per il rispetto di norme e regole, passando da esercenti e categorie economiche e arrivando ad associazioni studentesche e rappresentanti delle fasce giovanili, senza dimenticare i residenti. Un dibattito per arrivare ad azioni concrete da mettere immediatamente in campo".

Si prende dunque atto della mancanza di una programmazione a medio-breve periodo, a causa di un regolamento comunale per i locali superato già quando fu concepito.

Manca una rassegna comunale di musica. Ed è assente anche una visione più illuminata per gli artisti che suonano in strada. Nella contraddizione di una città che ha Conservatori, istituzioni musicali, appassionati ed esperti che fanno scuola. Come lavorare per la rinascita della musica dal vivo? Inutile piangere su un auditorium da mille persone che la Siena di ieri sognava. La soluzione per i concerti di prima fascia è una sola, seguendo quello che ad esempio è stato fatto a Firenze con il Mandela Forum. C’era un palazzetto buono solo per capienza ma che suonava male, proprio come il nostro di viale Sclavo. E’ stato fatto un lavoro radicale di insonorizzazione che solo i professionisti del settore possono fare e adesso "suona" che è una meraviglia. Un’organizzazione provvederebbe poi alla gestione, compresa la convegnistica per ogni settore lavorativo, elemento che manca a Siena e che porterebbe ulteriori risorse. La prima cosa sarebbe svecchiare l’obsoleto Regolamento comunale che si occupa dei locali. Premiare chi si adopera in questa direzione e che ha norme gestionali idonee, incrementare la musica da strada. Insomma, creare una ’zona franca’, offrendo in precisi orari le esibizioni live.

Ma.Bi.