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Demolita l’ex Linea, apre un supermercato

La storica fabbrica di mobili si è da tempo trasferita in un’altra zona di Colle, ma la sua insegna rimane nel cuore e nei ricordi della gente

Dopo la Fabbrichina anche via dei Mille: nuovo supermercato per Colle Val d’Elsa. O meglio, una catena della media distribuzione che ha deciso di spostarsi, seppur di poche centinaia di metri. Tutto ciò per costruire un nuova struttura più ampia e funzionale. Un passaggio che era atteso da tempo, ma ora gli operai sono a lavoro. Colle è una città che cambia, sviluppa e modifica il proprio volto, urbanisticamente parlando, ma anche socialmente. Molti, infatti, negli anni sono stati i cambiamenti. Ultimo caso, appunto, quello che sta accadendo all’ex Linea.

che si sono soffermati anche solo con lo sguardo, passando per via dei Mille, affascinati dalla macchina demolitrice, che distrugge per sempre un pezzo di storia di Colle. Certo, una storia che si rinnova, che trova altri spazi, altre forme e nuova sostanza. Di fatto quella tradizione di arredamenti nata negli anni ’60 si è spostata già da tempo, sempre a Colle ed è fiorente più che mai. Oggi, invece, nella vecchia area di via dei Mille a seguito della distruzione e ricostruzione si trasferirà un supermercato di media distribuzione. Non male per la città, tenendo in considerazione anche le recenti nuove strutture di distribuzione nella zona de La Fabbrichina.

Inoltre, da questa operazione ne trarrà beneficio anche il transito. Si interverrà, infatti, anche con alcune opere di viabilità. Considerando che già lo spostamento porterà i suoi frutti per ridurre il caotico traffico che si forma nelle ore di punta proprio in una delle principali vie di comunicazioni interne alla città. Dai primi schemi progettuali disponibili è possibile percepire che aumenterà anche il verde e i parcheggi nell’area in questione.

Non pochi, comunque sia, hanno decretato che sarebbe stato bello lasciare in piedi la facciata della Linea, considerata un esempio di architettura di pregio. Ricordi in parte legati al passato, per altri versi considerati come una viva testimonianza storica di un certo modo di fare impresa nel centro della città. Architettura che andava, quindi, mantenuta nonostante il rinnovo. Se da una parta quella scritta è impressa nella memoria anche dei più giovani è, forse, giusto cambiare pagina e godersi l’idea di una città che cresce e si modifica a seconda delle esigenze. Come ad esempio è stato per la curva di San Francesco, che ha permesso la nuova costruzione del Ristorante Arnolfo. Occorre, quindi, stare lieti perché, in questo caso, del domani c’è certezza.

Lodovico Andreucci