REDAZIONE SIENA

Delitto di Largo Sassetta. Ergastolo per Udzienov. Sconto di pena per la nipote

E’ stata ridotta da 24 a 21 anni. Il difensore pensa già alla Cassazione. Il procuratore generale di Firenze aveva chiesto per entrambi il carcere a vita .

E’ stata ridotta da 24 a 21 anni. Il difensore pensa già alla Cassazione. Il procuratore generale di Firenze aveva chiesto per entrambi il carcere a vita .

E’ stata ridotta da 24 a 21 anni. Il difensore pensa già alla Cassazione. Il procuratore generale di Firenze aveva chiesto per entrambi il carcere a vita .

Delitto di Largo Sassetta, la corte di appello di Firenze ha confermato ieri l’ergastolo per l’ucraino di 42 anni, Volodymyr Udzienov, accusato di aver ucciso con un laccio, di stoffa o di tessuto, Anna Maria Burrini, 81 anni. Era il 26 settembre 2022. La pensionata affittava al nero alcune stanze del suo appartamento. E aveva attirato l’attenzione perché teneva in casa molto denaro, non fidandosi delle banche, oltre a diversi gioielli importanti.

La Corte di appello di Firenze ha escluso la premeditazione, come avevano fatto anche i giudici senesi, sia per l’ucraino che per la nipote di 27 anni. Quest’ultima però, quando dopo una lunga camera di consiglio è arrivato il verdetto, ha avuto una riduzione di pena. Invece di 24 anni, come in primo grado, 21. "A caldo posso dire che siamo sicuramente contenti, a fronte della richiesta di ergastolo, di aver ottenuto uno sconto di pena di tre anni. Vedremo fra novanta giorni le motivazioni per valutare l’eventuale ricorso in Cassazione", dice l’avvocato Francesco Paolo Ravenni che assiste Viktoria Mitioglio.

Niente sconti invece per Udzienov che ha visto dunque confermata in blocco la pena decisa dalla Corte di assise di Siena il 17 giugno 2024: carcere a vita. "Aspetteremo le motivazioni e di leggere dunque quanto scritto dai giudici per valutare l’eventuale ricorso", commenta l’avvocato Alessandro Bonasera che ha difeso in maniera vibrata il suo assistito, sin dall’inizio del dibattimento.

Per la cronaca, il procuratore generale aveva chiesto alla Corte d’appello la condanna all’ergastolo dello zio ma anche della nipote. Come del resto aveva invocato il pm Sara Faina tratteggiando un omicidio commesso per prendere 1500 euro, 4 braccialetti, alcuni anelli e una collana in oro e diamanti. Volevano fare una rapina, zio e nipote, invece era stato commesso un reato diverso. Molto grave.

Entrambi gli imputati erano presenti ieri al processo a Firenze. La giovane, reclusa a Sollicciano, è apparsa provata.

La.Valde.