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Dal prelievo al banking e ai processi. Il tesoro custodito dal Centro cute

Al policlinico Le Scotte alla scoperta della banca che conserva tessuti e cellule, riutilizzati per ustioni ma anche in chirurgia oncologica, plastica, vascolare, in otorinolaringoiatria, dermatologia e ortopedia.

Dal prelievo al banking e ai processi. Il tesoro custodito dal Centro cute

"Una Banca Cute svolge attività interdipendenti che vanno dal prelievo di cute da donatore, eseguito da una équipe medico-infermieristica addestrata ed autorizzata, alla processazione, al banking, alla valutazione della idoneità del tessuto prelevato, alla ricerca", spiega la dottoressa Elisa Pianigiani, responsabile del Centro conservazione Cute dell’Azienda ospedaliero universitaria Senese.

"Recentemente - prosegue –, accanto ai graft tradizionali costituiti da cute criopreservata e gliceropreservata, destinati in primis a gravi ustioni e ad altre importanti perdite di sostanza cutanea, si sono affiancati il derma de-epidermizzato, cioè privato dell’epidermide, e la matrice dermica acellulare, cioè priva delle componenti cellulari, nati per rispondere alla necessità di tessuti caratterizzati da bassa capacità immunogena, facilmente integrabili nel letto di ferite a tutto spessore o all’interno dell’organismo, in chirurgia oncologica, plastica, ricostruttiva, vascolare ma anche in otorinolaringoiatria, dermatologia, ortopedia".

Quali i volumi di attività?

"Nel periodo di attività dal 1999 al 2023, il Centro Conservazione Cute, unico in Toscana, ha effettuato prelievi di cute su 2.650 donatori, processando e distribuendo per trapianto 5.023.399 centimetri quadrati di tessuti su 24.160 riceventi".

E’ possibile donare la cute?

"La cute può essere donata, analogamente ad altri tessuti e agli organi, dopo la diagnosi di morte, accertata con criteri neurologici o cardiaci, esprimendo in vita la propria volontà donativa attraverso uno dei modi previsti dalla legge. In alcuni casi, la cute può essere donata anche in vita, dopo specifici interventi quali ad esempio quelli di chirurgia bariatrica per addominoplastica".

Collaborazioni attive?

"La banca opera all’interno di una rete integrata regionale, l’Organizzazione Toscana Trapianti, che svolge compiti di programmazione e coordinamento delle attività regionali di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, sotto la direzione del Coordinatore regionale trapianti. Ha convenzioni aperte con numerosi centri-trapianto in ambito regionale e nazionale tra cui centri ustioni e chirurgie specialistiche in svariati settori, per la distribuzione dei tessuti per trapianto. Collabora con il CNT, Centro Nazionale Trapianti, grazie ad una convenzione con l’Aou Senese, per il supporto a progetti di rilevanza internazionale in materia di trapianto di tessuti".

Quali i progetti innovativi?

"Abbiamo progetti innovativi di ricerca nel settore dei trapianti di tessuti. In piena sinergia con l’équipe del professor Pietro Rubegni (nella foto in alto), direttore Uoc Dermatologia, la banca ha messo a punto e brevettato una matrice dermica acellulare sterile per l’impiego in numerosi ambiti chirurgici. Inoltre, ha programmi sviluppati con altre strutture dell’Aou Senese, quali il trapianto di tessuto areola-capezzolo per impiego autologo, autorizzato dal CNT nel 2020, ed il tessuto adiposo per uso autologo, in fase di autorizzazione, elaborati con la Chirurgia oncologica della mammella, diretta dal professor Donato Casella".

Il contributo alla formazione e alla ricerca?

"Negli anni il Centro Conservazione Cute ha ospitato vari corsi di formazione per l’attività in area classificata di operatori di banche tessuti, in collaborazione con il CNT. Inoltre, svolge attività di formazione e qualifica di medici ed infermieri destinati al Team prelievo cute, che opera in tutta la regione. Al fine dell’ottimizzazione e miglioramento continuo dei prodotti forniti la struttura svolge attività di ricerca clinica e partecipa a pubblicazioni indicizzate".