Da Siena l’inno alla pace. L’Orchestra nazionale dell’Ucraina incanta le navate del Duomo

Serata emozionante in Cattedrale: "La musica veicolo di speranza"

Da Siena l’inno alla pace. L’Orchestra nazionale dell’Ucraina incanta le navate del Duomo

Da Siena l’inno alla pace. L’Orchestra nazionale dell’Ucraina incanta le navate del Duomo

Una grande emozione ha attraversato le navate del Duomo di Siena, ieri sera, in occasione dell’evento ‘Musica per la pace’. La ‘Petite Messe Solennelle’ di Gioacchino Rossini, diretta da Paolo Olmi, ha illuminato la cattedrale, grazie all’intensa interpretazione dei coristi dell‘Opera Nazionale dell’Ucraina affiancati dal Coro della Cattedrale di Siena, diretto da Lorenzo Donati, insieme ai musicisti della Young Musicians European Orchestra e a un cast internazionale con Irene Celle (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano), Stefano Colucci (tenore), Mirco Palazzi (basso).

‘Siena e Kiev in un unico pentagramma’ era il titolo dell’iniziativa promossa dalla Young Musicians European Orchestra, in collaborazione con l’Accademia Chigiana e il Comitato Nazionale Italiano Musica, e sostenuta dall’Arcidiocesi con il contributo dell’Opera della Metropolitana e la collaborazione della Fondazione Mps, con l’organizzazione di Opera Laboratori. Come ha dichiarato all’Avvenire il direttore del coro ucraino, Bogdan Plish, tra gli stessi musicisti che si sono esibiti a Siena ci sono storie di guerra. I genitori del cantante Viktor, per esempio, che si trovano tuttora nella regione di Zaporizhzhia. E c’è chi tra loro ha perso persone care, mariti arruolati nell’esercito. Tragedie di fronte alle quali c’è per tutti, prima o poi, quel momento di smarrimento in cui viene normale chiedersi che senso abbia la musica in tutto questo. "Con il tempo – racconta Plish all’Avvenire – abbiamo cominciato a capire che la musica durante la guerra e la cultura in generale erano importanti. Quando suoniamo in Ucraina miriamo a sostenere il pubblico, a condividere con loro i dolori della guerra. Durante i blackout dovuto bombardamenti russi, abbiamo tenuto concerti a lume di candela. All’estero condividiamo le conquiste della cultura ucraina e testimoniamo la verità sui crimini di guerra".

"Invitare questo coro a unirsi con altri musicisti provenienti da tutta Europa per eseguire una composizione dal valore spirituale universale – spiegano gli organizzatori – rappresenta la più profonda espressione di amicizia, solidarietà e volontà di Pace". Speranza. E la speranza passa sempre dai giovani, come ha simbolicamente rappresentato la Young Musicians European Orchestra, la più importante orchestra giovanile italiana, formata da strumentisti provenienti da ogni parte d’Europa, con un età media di 23 anni.

Riccardo Bruni