MARCO BROGI
Cronaca

Crollo in centro: l’ora delle indagini. La Procura incarica i vigili del fuoco

L’obiettivo è fare chiarezza su quanto accaduto nella notte tra il 25 e 26 agosto. Ulteriori sopralluoghi

Crollo in centro: l’ora delle indagini. La Procura incarica i vigili del fuoco
Crollo in centro: l’ora delle indagini. La Procura incarica i vigili del fuoco

La Procura della Repubblica di Siena ha affidato al comando provinciale dei vigili del fuoco le indagini sul crollo del palazzo nel centro storico di Poggibonsi. La squadra di polizia giudiziaria ha effettuato anche in queste ore nuovi sopralluoghi su quello che resta dell’edificio venuto giù nella notte tra il 25 e 26 agosto scorso. Controlli che continueranno anche nei prossimi giorni in seguito all’inchiesta per disastro colposo avviata dalla Procura.

L’obiettivo è accertare le cause del crollo ed eventuali responsabilità. Tra le ipotesi, la presenza di acqua nel sottosuolo del centro storico, in particolare nella parte alta di via della Repubblica, in prossimità della zona dove in quella drammatica notte è crollato il palazzo, un vecchio edificio dei primi del ‘900. Intanto, sono quasi in dirittura di arrivo i controlli nelle cantine del centro storico per accertare la presenza o meno di acqua. Si tratta di ispezioni effettuate dai tecnici del Comune e dalla polizia municipale del comando cittadino per la sicurezza degli edifici della parte vecchia della città. In alcuni scantinati sono state riscontrate piccole quantità di acqua. Il monitoraggio è ormai giunto alla fase finale: decine e decine i fondi controllati. E’ sempre attivo, e lo sarà per diverso tempo ancora, l’indirizzo mail a cui i residenti possono rivolgersi per segnalare la presenza di acque nelle loro cantine. A disposizione degli abitanti anche il numero verde (gratuito) di Acque: 800983389. L’amministrazione comunale rinnova l’invito a comunicare immediatamente la presenza di acqua o di forte umidità negli scantinati. Tutto questo mentre continuano, purtroppo, i disagi per le famiglie che abitavano nel palazzo crollato. Rimaste senza casa, sono ospiti di parenti o amici e alle prese con difficoltà facilmente intuibili. Il giorno del rientro nelle loro abitazioni appare lontano.

Si parla addirittura di due anni per il ripristino del palazzo. Per queste famiglie, tra l’altro, oltre al danno, anche la beffa di aver dovuto far fronte alle spese per la messa in sicurezza del palazzo franato ed evitare altri crolli. Per realizzare questo intervento, ultimato qualche giorno fa, ci sono voluti 12 mila chilogrammi di ferro. Materiale che è stato pagato di tasca propria da queste famiglie.