REDAZIONE SIENA

Corruzione, Turillazzi e Rossi dal giudice

La procura vuole il giudizio: udienza preliminare a maggio. Resta in piedi solo la vicenda del presunto scambio di favori per un tirocinio

di Laura Valdesi

SIENA

Il blitz della guardia di finanza poco meno di un anno fa, a fine aprile. Le macchine delle fiamme gialle in Banchi di sotto, il clamore generato dalle perquisizioni e dall’inchiesta che vedeva al centro il direttore generale della Fises Davide Rossi e l’amministratore di Terre Cablate reti e servizi srl Marco Turillazzi. L’inchiesta, che adesso è conclusa tanto che la partita si sposterà davanti al giudice dell’udienza preliminare Jacopo Rocchi, era in realtà scattata un anno prima, coordinata dal pm Siro De Flammineis. La procura riteneva di aver raccolto elementi importanti e schiaccianti per provare la presunta corruzione che veniva contestata. Come si ricorderà, il gip Alessandro Buccino Grimaldi aveva accolto la richiesta cautelare per un solo episodio tratteggiato dall’inchiesta disponendo la sospensione per due mesi dalla carica sia di Rossi che di Turillazzi. Undici decreti di perquisizione, un’indagine che vedeva al centro un presunto scambio di favori che riguardava uno stage lavorativo presso Terre Cablate da parte di uno dei congiunti dei vertici Fises, questo il punto di partenza della procura. Ed anche l’unico rimasto in piedi: ha chiuso l’indagine convinta che ci siano i presupposti per andare al dibattimento per corruzione. E’ stata infatti fissata l’udienza preliminare a inizio maggio. E’ rimasto in piedi, dei tre episodi contestati, come detto soltanto uno. Niente presunta truffa ai danni della Regione, via le società chiamate in causa ai sensi del decreto legislativo 231. Chiara fin da subito la posizione della difesa. "Sarà dimostrato – fu detto a caldo dall’avvocato Fabio Pisillo che difende Turillazzi con il figlio Giulio mentre Rossi è assistito da Enrico e Lorenzo De Martino – che non c’è stato alcuno scambio di favori con Davide Rossi, così come sarà dimostrata la regolarità dell’assegnazione da parte di Terre Cablate del tirocinio contestato dalla procura. Quanto ai presunti favori che Turillazzi avrebbe ricevuto da Fises, si contestano ipotetici benefici per due suoi clienti: per uno lo stralcio della somma di 1200 euro su interessi moratori, per l’altro cliente la concessione di un finanziasmento di 40mila euro che qualsiasi banca avrebbe concesso".