
’Controtempo’, la musica a scuola in via del Paradiso
Come ravvivare una strada come via del Paradiso, che nel tempo ha perso molte delle sue attività? Nel locale della Arciconfraternita della Misericordia di Siena arrivano voci e musica, si tratta di ’Controtempo’, un originale modo di fare doposcuola e che fa parte di "M.Y.L.", un progetto di Filippo Franchi e Zatarra, con la collaborazione della Misericordia di Siena e l’organizzazione dell’Associazione Culturale L’Untore.
Al momento sono dodici i bambini iscritti tra i 7 e gli 11 anni e provengono dalle Scuole Pascoli, dalla Sclavo, dalla Petrilli. Il progetto è ideato e seguito dallo stesso Zatarra, conosciuto rapper e compositore, con Beatrice Negro, Filippo Figus, Martina Bianciardi. Lo stesso Zatarra ci spiega il senso di questo progetto: "Facciamo musica, letteralmente: la maggior parte dei bambini grandi sanno suonare uno strumento, - ci dice l’insegnante - e aiuta i piccoli con modalità ’peer-to-peer’, usiamo spesso il ’Circle Time’ come momento creativo e di condivisione e confronto. Jammiamo e improvvisiamo, componiamo, coverizziamo, riarrangiamo. Affrontiamo temi di attualità quali guerra o discriminazione, razzismo, bullismo e di quotidianità scolastica e familiare, si danno, ci diamo, una mano".
C’è una sorta di originale manifesto che testimonia l’originalità del progetto: "Puoi essere controtempo, e allora hai bisogno di fermarti, per riprendere fiato e ripartire in battere. Puoi suonare o cantare controtempo, e anche se non è facile con l’aiuto di tutti riesci a stare sul beat e ad essere differente dalla massa".
Ci spiega meglio lo stesso Zatarra: "Sono parole loro riassunte, adorano il termine "controtempo", c’è chi ha i genitori separati, chi ha subito lutti vicini, chi ha avuto problemi di bullismo, chi a Scuola e in casa non si sente valorizzato*, chi ci vede poco, chi è più lento degli altri, chi non riesce a stare fermo se non con uno strumento in mano, chi soffre già di piccole ansie".
Come vi trovate in questo contesto rionale? "Spesso stiamo a porta aperta, - conclude Zatarra - in questi mesi sono entrati grandi e piccoli a curiosare e ascoltare, dai 3 agli 80 anni, famiglie, turisti italiani, spagnoli, americani, francesi, senesi, studenti dei licei, universitari fuori sede, pensionati, cani, gatti e anche un pesce rosso una volta. Il divertente è quando vorrebbero farci fare da Juke box, a qualcuno abbiamo dato anche il microfono e qualche strumento". Buon viaggio, ovviamente ’Controtempo’.
Massimo Biliorsi