di Laura Valdesi
SIENA
Le sfide del 2024? Tante. Complesse. Intriganti. Il sale del Palio, del resto. Perché dovranno ridisegnarsi (almeno un po’) le strategie vista l’importante squalifica di un fantino, Gingillo, ricercato per il primo cavallo. E anche di Carburo a cui ormai, da tempo, si guarda per missioni importanti. Non solo da Palio in difesa. E perché le nuove leve sgomitano per avere un giubbetto. Una Carriera, quella di luglio, che vede solo due avversarie al canape, Civetta e Leocorno. La prima che torna in Piazza dopo lo stop (mai andato giù) cancellato dall’uscita a sorte fortunata, Pantaneto che è forte dell’ultimo successo e non intende mollare spazi e vantaggi. L’Oca sa di correre sicuramente da sola vista la squalifica della rivale: non sarà un cliente facile per le altre al canape. Che hanno però grande voglia di rivalsa. In primis la Pantetra, che ha visto sfumare all’ultimo San Martino una vittoria già in tasca e vuole incassare il credito accumulato con la fortuna. Per di più sapendo che l’Aquila non ci sarà. Il Bruco, anch’esso giunto a pochi metri da Zio Frac, lavora per costruire un grande Palio con l’ipotesi Scompiglio già coltivata per l’Assunta e rinsaldata durante l’inverno. In questa matassa il Valdimontone è pronto a sparigliare le carte con il capitano che ha già fatto le prime mosse nell’annata 2023 che l’ha visto alla finestra: un fantino giovane a cui stare vicino approdato alla ’corte’ di Aceto che può dargli tanti consigli. E il desiderio, al debutto nel ruolo, di lasciare il segno. Lo stesso pensiero del capitano, anche lui esordiente, della Lupa Giulio Bruni. Ambizioni che non cambieranno anche se la dea bendata a fine maggio dovesse decidere di aumentare il numero delle rivali al canape.
Se il quadro ’motivazioni-Contrade’ è complesso, altrettanto lo è quello che riguarda i fantini. Che Tittia, dopo aver sfiorato il sesto successo consecutivo e l’infortunio sia appagato resta difficile crederlo. Anche se nel Palio, dietro le quinte, ci sono dialoghi e sinergie. Che Scompiglio intenda lasciarsi sfuggire l’occasione, viste anche le tante porte aperte, è impossibile. Non alza il nerbo dal 2 luglio 2017. Troppo per un competitivo-combattente come lui che, tra l’altro, vanta un bel debito con la fortuna. Solo per parlare delle super-punte anche se Brigante che continua però a ripetere di voler rivincere a cavallo.
In mezzo a questa costruzione ci sono variabili dettate dall’arrivo di nuovi dirigenti, dall’incognita rappresentata dalle regole che il Governo intende introdurre in via definitiva e che potrebbero arrivare proprio a poche settimane dal Palio di luglio, stando alla proroga dell’ordinanza Martini fino al 31 maggio prossimo. E se le piste, Mociano e Monticiano resteranno il palcoscenico dell’addestramento dei cavalli da Palio, bisognerà vedere se (possibili ma ad ora per nulla scontati) ritocchi al Protocollo incideranno anche sulle strategie. Così come il capitolo mossiere che i capitani dovranno presto affrontare.