REDAZIONE SIENA

Consorzio Agrario, siglato il patto per il salvataggio

Lista unitaria all’assemblea dei soci il 29 giugno. Bicocchi in pole per la. presidenza, i nomi del cda

Patto tra Coldiretti, Cia e Unione provinciale agricoltori per tentare il salvataggio del Consorzio Agrario, che entro il 29 giugno, data dell’assemblea ordinaria, si prepara al rinnovo delle cariche. Per il prossimo triennio le tre associazioni hanno deciso di presentare una lista unitaria, che verrà sottoposta ai soci nelle sei assemblee separate previste tra le province di Siena e Arezzo.

Il Consorzio Agrario esce da un triennio difficile, complicato ancor di più dalla crisi da Covid, tuttavia la strada scelta da Coldiretti, Cia e Unione provinciale agricoltori è quella di confermare un impegno congiunto per il mantenimento dell’azienda, risanando il più possibile le perdite con un piano industriale gradito agli istituti di credito.

In questa prospettiva i rumors riferiscono di un imminente cambio al vertice: al presidente Alessandro Cinughi de’ Pazzi dovrebbe subentrare Giuseppe Bicocchi, già presidente regionale e provinciale di Confagricoltura.

Bicocchi è membro uscente del precedente Cda e quindi conosce molto bene la realtà del Consorzio Agrario. Accanto a lui nel Cda ci potrebbe essere l’attuale leader dell’Unione provinciale agricoltori di Siena, Nicola Ciuffi, mentre i nomi proposti dalla Cia sono quelli del numero uno senese Valentino Berni e del suo vice Luca Marcucci.

Da parte sua, Coldiretti candida il consigliere uscente Leonardo Belperio, Roberto Caciorgna, Eros Trabalzini, Elia e Luigi Sardone. Per il Colllegio sindacale i nomi proposti sono invece quelli di Stefano Melchiorri (Coldiretti) per la presidenza, Roberto Lusini per la Cia e Roberto Vivarelli per l’Unione provinciale agricoltori, che verrebbe così riconfermato.

Tornando al piano industriale del Consorzio, fondamentale sarà l’apporto del direttore Ado Guerrini e del responsabile amministrativo Luca Pianigiani. Saranno infatti in prima linea per attuare il piano di alienazioni degli immobili ’non strategici’ in modo da ripianare parte del passivo. Gli occhi sono puntati sul palazzo di via Pianigiani, il pezzo più pregiato dei beni immobiliari del Consorzio. Su cui sono gravitati gli interessi di gruppi dei settori più disparati.

Cristina Belvedere