
"Non è solo volontariato, si devono mettere delle firme, l’impegno è gravoso. Credo sia giusto dare a ciascuno la giusta mercede". Cita Leone XIII il presidente della Biblioteca Comunale Raffaele Ascheri, quando lega la richiesta di una remunerazione alla sua disponibilità a proseguire il lavoro fatto in questi anni, se il sindaco Nicoletta Fabio scegliesse nuovamente la sua figura. ’Senza lilleri non si lallera’ recita un proverbio toscano, più concreto della Rerum Novarum citata da Ascheri.
"Senza remunerazione sarei in forte difficoltà perché questo impegno mi ha assorbito molte energie. Continuare a fare volontariato culturale, con tutte le beghe che inevitabilmente ci sono, è complesso. Dovrei pensarci bene se accettare o meno". Per il presidente attuale sarebbe giusto ritornare a quello che accadeva prima del commissario prefettizio Laudanna. "Prima era così, per questo sarebbe giusto che il presidente avesse una ricompensa – afferma - . L’impegno è professionale e gravoso. Non mi sembra giusto che chi lavori non sia ripagato".
Tornare dunque a un rimborso dato ai presidenti scelti dalle giunte prima del commissariamento del Comune nel 2012 è l’auspicio di Ascheri. Giunte che Ascheri ha combattuto fortemente in veste di blogger. Ma adesso dentro la Biblioteca la politica non entra, ha tenuto a precisare. "Questa sala è stata veramente aperta a tutti, fuorché alla propaganda politica – spiega - . Qualche volta c’è stata richiesta da entrambe le parti e la sala è stata negata. Ci sono state discussioni ma credo che un presidente deve saper dire di no".
Quello che è entrato è stato al contrario il fior fiore di intellettuali che prima non venivano considerati. "C’era una fetta di intellettuali locali – spiega - che non era mai stati invitati qui a parlare. Per me è un orgoglio invertire questa rotta, penso allo storico editorialista Sergio Romano del Corriere della Sera che non era mai stato invitato a parlare e con me presidente ha tenuta qui una sua lezione, nel 2019". Merito anche per aver saputo portare la Biblioteca fuori dalla biblioteca, soprattutto nelle serate che hanno animato il Vivifortezza. "Prima non era così, mentre da giugno 2020 ad ottobre scorso abbiamo fatto tanti incontri e tante passeggiate culturali. Questo mi rende orgoglioso".
Simona Sassetti