SIENA
"Il fenomeno del pulviscolo sahariano è più frequente di quanto si pensi, perché capita ogni volta che si attivano intensi flussi di correnti meridionali dal deserto algerino in direzione del Mediterraneo", spiega Marco Biagioli di ’Meteo Siena24’ svelando il motivo per cui ieri il cielo un po’ in tutta la provincia è diventato giallo (foto zona Iesa da MeteoSiena24 facebook di Roberta Cialdani) e volava sabbia. Ne sanno qualcosa i motociclisti. "Per motivi di vicinanza il fenomeno è più frequente al sud e sulle sue isole maggiori ma talvolta – prosegue – si spinge anche più a Nord fino all’Italia settentrionali e all’Europa centrale. Solitamente ce ne accorgiamo dalle auto che a seguito della pioggia rimangono sporche di materiale sabbioso. Il colore giallastro del cielo era quindi dovuto a queste polveri sottili sahariane, la cui concentrazione in questo caso risulta piuttosto elevata anche a bassa quota. Testimonianza di questo anche il fatto che molte centraline rilevano concentrazioni di polveri sottili che farebbero pensare a una situazione di forte inquinamento ma in realtà rilevano questo pulviscolo di origine desertica. Durante un evento significativo come questo non si può escludere che le persone più sensibili possono soffrire di sintomi quali bruciore agli occhi o una leggera difficoltà nella respirazione. Per fortuna questi eventi hanno durata breve allorché al cambio delle correnti atteso nei prossimi giorni la concentrazione di polveri desertiche andrà diminuendo piuttosto rapidamente".
La.Valde.