Chianciano, l’Avis spegne 60 candeline

Domani la festa per il bel traguardo raggiunto. Cencetti: "Premieremo i donatori benemeriti"

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di Luca Stefanucci

Buon compleanno all’Avis di Chianciano Terme. Questa storica realtà compie 60 anni e domani è il giorno della festa per dare il giusto merito ai protagonisti di una storia che continua a scrivere pagine di vita. L’appuntamento è al bar dei giardini in Viale Dante alle ore 20.30. Dal 1962 al 2022, un traguardo significativo che testimonia l’importanza dei volontari che, è il caso di dirlo, non hanno "tirato indietro il braccio" per un gesto che è prezioso per gli altri e rende orgogliosi a livello personale. "Faremo un’apericena per incontrare i donatori e i simpatizzanti - spiega Claudio Cencetti, presidente di Avis Chianciano - per l’occasione premieremo i donatori benemeriti che si sono distinti". E precisamente sette donne e cinque uomini che hanno accumulato un certo numero di donazioni rispondendo sempre presente, pronti ad accettare quella chiamata per fare del bene. "E questo è un aspetto importante - continua Cencetti - soprattutto in questo particolare momento dove si ripetono gli allarmi per la carenza di sangue, in particolare del gruppo A e del gruppo 0. Gli appelli sono costanti, la mancanza di sangue significa anche sospendere interventi programmati per i pazienti che restano così in attesa. Per questo lancio anche io un appello alla cittadinanza per prendere in considerazione l’idea di diventare donatori". L’Avis di Chianciano Terme vive un buon momento, sono i numeri a dirlo. A fine 2021 erano 320 i soci donatori (coloro che hanno effettuato almeno una donazione all’anno), un dato che rimane costante. Sempre nel 2021, ci ha sottolineato ancora Cencetti, le donazioni effettuate hanno superato quota 620. "Siamo tra le sezioni più importanti a livello provinciale anche se altre hanno più donatori di noi". A Chianciano quando si chiama per donare non ci si pensa due volte. Nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, le donazioni di sangue sono leggermente aumentate. E non era affatto scontato. Merito anche di quei giovani che sono entrati a far parte di questo mondo e che possono diventare i migliori "ambasciatori" verso i loro coetanei. Le nuove generazioni sono il futuro e il loro impegno può dare un contributo vitale a far proseguire questa bella storia. Senza dimenticare che donare significa anche essere aggiornati sulla propria salute. "Ringrazio tutti i miei predecessori - conclude Cencetti - in particolare Antonio Esposito che è stata una persona particolarmente importante". Oggi intanto si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue e Chianciano omaggia la ricorrenza con le fontane che si illuminano di rosso.