"Chianciano, anni di risorse sprecate"

L’attacco di Piccinelli che esorta anche le Terme a giocare a carte scoperte. "Serve un elemento che funga da attrattore", dice

"A Chianciano manca un elemento forte caratterizzante, che funga da attrattore, il motivo per cui un turista dovrebbe sceglierci come luogo della propria vacanza e che ci consenta di raggiungere il tanto agognato riposizionamento". Il leader dell’opposizione di Chianciano Terme, Paolo Piccinelli, capogruppo in consiglio comunale, lancia l’allarme sullo stato di salute economico della cittadina termale e chiede di aprire urgentemente una discussione corale delle forze economiche, sociali e politiche e invita a "non continuare a rispondere che le cose stanno andando bene e che nel frattempo dobbiamo andare avanti. Dobbiamo avere chiaro l’obiettivo finale e siccome dobbiamo camminare tutti nella stessa direzione, sarebbe l’ora che qualcuno decidesse di indicarla". L’ex candidato sindaco, sostenuto anche dal Pd, ha le idee chiare nell’indicare gli attori che devono giocare questa partita ed esorta le Terme di Chianciano di giocare a carte scoperte. "Tutti sappiamo che la società è in attesa da un anno che il tribunale si esprima sul concordato in continuità richiesto dal nuovo proprietario – la società di gestione delle Terme rilevata da Caputi ha infatti un posizione debitoria di circa 10 milioni di euro, con una perdita annua di 700.000 euro –, abbiamo chiesto di rompere il silenzio e svelare, anche sommariamente, l’idea strategica del paese. I primi spunti della campagna di vendita delle piscine Theia, trattate commercialmente nella stessa misura con la quale si tenta la vendita di un divano, proponendo scontistiche o convenzioni come quella con l’outlet Valdichiana: è questo quello che dobbiamo attenderci?" Secondo il leader di minoranza Paolo Piccinelli tutto si deve ricostruire ripartendo dal ’prodotto’ della città Chianciano Terme come destinazione turistica e termale. "Anni di risorse sprecate ci impongono di correre ai ripari velocemente e senza negare la realtà. Il piano promozionale, il posizionamento nel mercato di un prodotto ben definito, il piano industriale delle terme, gli investimenti dell’amministrazione comunale, non possono essere tasselli buttati li senza una coerenza e visione corale che francamente in città nessuno riesce ad intravedere. Per esempio la ‘grande riapertura del Parco Acqua Santa’ è l’emblema della debolezza di fare operazioni vetrina senza investimenti purtroppo".

Anna Duchini