
Whatsapp (Ansa)
Siena, 6 novembre 2019 - Chat degli orrori, i cellulari degli adolescenti che avevano condiviso e tenuto nel telefono immagini pedo-pornografiche e di una violenza inaudita, saranno analizzati. Di più: verrà effettuata una copia forense del loro contenuto. Dei software e dei programmi, di ogni dato che è presente negli smartphone sequestrati. Così ha disposto ieri Antonio Sangermano, che guida la procura dei minori di Firenze.
E che ha condotto l’inchiesta nata dalla coraggiosa denuncia di una madre senese che, notati i video terribili sul telefonino del figlio, non aveva esitato a bussare alla porta dei carabinieri chiedendogli di tutelare i giovanissimi. Non solo il suo ragazzo. Il resto è storia recente: indagati in varie regioni d’Italia, tre anche a Siena. L’incarico dell’accertamento tecnico irripetibile di natura informatica e telematica è stato affidato ieri alle 10,30. Il consulente dovrà far parlare i telefonini dei ragazzini. Avrà 90 giorni di tempo per questa operazione delicata che consentirà di conoscere l’intero contenuto delle chat e delle conversazioni avvenute mediante i telefonini, compresi i profili sui social e Instagram. Fra gli avvocati presenti ieri al conferimento dell’incarico c’era anche Lucia Vichi, che assiste uno dei minorenni senesi, insieme alla collega Silvia Monfardini. Non è stata fissata ancora la data degli interrogatori dei ragazzini.
La.Valde. © RIPRODUZIONE RISERVATA